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Verso Pordenone con qualche punto interrogativo: ok Delprato, dubbio Danilo

La certezza è Cobbaut: di fianco a lui uno tra Valenti e l'ex Udinese, con Busi o Coulibaly a sinistra

Nel Parma che va a Pordenone per cercare di mantenere il passo delle altre verso la vetta, ci sono dei dubbi legati alla condizione fisica di qualche interprete, soprattutto dei nuovi arrivati. Senza contare i rientri dei Nazionali: sei quelli prestati ai vari viaggi europei, tornati in tempo per la rifinitura, certo, ma con poco lavoro settimanale. Con Osorio infortunato, Danilo fermo da maggio ma regolarmente a disposizione, il punto fermo di Maresca in difesa diventa Elias Cobbaut. Il belga ha destato da subito una buona impressione al debutto contro il Benevento, malgrado sia arrivato 36 ore prima. Un difensore vero, avrà pensato Maresca in cuor suo. Marca, gioca d’anticipo, mostra il fisico. E’ affidabile. Ottima resa, anche dopo un solo allenamento. Nessun dubbio per Enzo in vista di Pordenone, si affiderà a lui e a uno tra Danilo appunto - che ha scelto il 5 come numero di maglia - e Valenti, escluso alla prima a Frosinone, quando gli è stato preferito Balogh per motivi comportamentali. La logica non esclude uno tra l'ungherese (Balogh) e Dierckx (di ritorno dagli impegni con la Nazionale belga Under21). A destra potrebbe debuttare il giovane Delprato, a sinistra più Busi di Coulibaly, fresco di presentazione e con pochi allenamenti nelle gambe.

C’è da giocare per i tre punti, bisogna evitare altri stop in vista di un settembre abbastanza intenso. In una ventina di giorni, il Parma scenderà in campo 5 volte, contro avversari sulla carta più abbordabili, come Pordenone e la neopromossa Ternana di Lucarelli, e contro corazzate del calibro di Cremonese e Spal, o Pisa. C’è da dosare le energie, e gli uomini. Per questo non è escluso che davanti, a Lignano Sabbiadoro contro il Pordenone, possa esserci uno tra Inglese e Benek. L’eroe della partita contro il Benevento, Valentin Mihaila, partirà probabilmente dalla panchina. E' questo il piano che Enzo ha comunicato al giovane romeno, in netta ripresa ma non al meglio dal punto di vista fisico. Al suo posto Juan Brunetta, che deve aumentare i giri del motore cercando di stare il più possibile in partita. L’argentino ha tecnica, colpi di classe cristallina, ma tende a spegnersi con il passare del tempo. Enzo si fida di lui e di Franco Vazquez, un altro chiamato ad accendersi come ha fatto in occasione dell’assist a Mihaila prima della sosta. Un bagliore di classe cristallina che ha stupito tutti, tranne Maresca che si aspetta molto di più dal suo amico.

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