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Vigilia contro il Bevenento, D'Aversa: "Partita fondamentale, da sei punti"

L'allenatore del Parma in conferenza stampa: "C'è bisogno di tutti, dell'esperto Pellè, Cornelius, Gervinho, del giovane Man, Mihaila, Karamoh. Ho parlato con i ragazzi, ho detto che..."

"Per noi vale sei punti". La partita con il Benevento può dire molto sulla corsa del Parma. Forse tutto. Lo sa bene Roberto D'Aversa, che in mattinata ha perso Karamoh, per una distorsione alla caviglia. Probabilmente avanzerà Kucka sulla linea degli attaccanti, a legare il gioco e fare densità in mezzo al campo. "Man e Mihaila? Hanno anticipato il rientro, hanno un grande senso di appartenenza. Sto parlando con loro, aspetto tutta la giornata di oggi, domattina parlerò con tutti.  Di quelli rientrati alcuni stamattina mi è sembrato apposto e qualcuno più stanco. Chi scenderà in campo farà la sua parte. C'è bisogno di tutti, dell'esperto Pellè, Cornelius, Gervinho, del giovane Man, Mihaila, Karamoh. C'è bisogno di tutti per raggiungere l'impresa".

"La parola finale non mi piace perché quando le cose non vanno come vogliamo può sembrare tutto finito. Per loro vale tre punti, per noi sei, dobbiamo portarla a casa a tutti i costi. Vengono da una vittoria con la Juve. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo ragionare su noi stessi in questi 52 giorni, per compiere l'impresa. Credo nella squadra, se siamo in questa situazione di classifica significa che non tutti abbiamo dato il massimo. Ora dovremo farlo, sono convinto che raggiungeremo il nostro obiettivo. Per noi la partita vale sei punti". 

"Il primo giorno di allenamento dopo la sconfitta con il Genoa sono rimasto stupito - dice D'Aversa - . Qualsiasi gruppo dopo quello che abbiamo passato, con partite in vantaggio in cui ci siamo fatti riprendere, ogni squadra si sarebbe buttata giù. Di negativo c'è solo il risultato, io sono abbastanza reale sui giudizi e dico che se pur meritandolo non abbiamo portato a casa il risultato, vuol dire che abbiamo sbagliato. Non possiamo permetterci errori. Di solito gli errori si analizzano quasi sempre, poi fare video o altro dipende se sono utili o meno. In queste settimane si è lavorato sulle tematiche che ci hanno portato risultati in passato. Quando si analizzano gli errori non si fa per dare responsabilità al singolo, dove c'è la possibilità si cerca di migliorare e come ho detto ai ragazzi non posso rimproverargli nulla durante la settimana. Se per ora questo non è bastato, nonostante le prestazioni che ci sono state tranne con il Bologna, vuol dire che qualcosa si è sbagliato e ci deve servire per il finale. La volontà di tutti è di non commettere errori, dobbiamo migliorare l'aspetto. Fare l'impresa dipende solo da noi". 

Il Benevento? "Questa partita la stanno caricando molto se leggete i giornali. Troviamo una squadra diversa dall'andata, oltre al sistema di gioco. Con Juve e Spezia hanno giocato a 5, nel resto del campionato a 4, sono cambiati rispetto all'andata. Sono una squadra esperta con giocatori di categoria, faranno partita per fare risultato e chiudere il discorso salvezza. Noi sappiamo non sarà semplice, dobbiamo andare lì a cercare di vincere e per farlo dobbiamo essere equilibrati, non subire reti, e ragionare su pregi e difetti. Da parte nostra dobbiamo avere l'intenzione di fare risultato pieno.

Inzaghi? Il suo pregio è l'umiltà, ha fatto una carriera straordinaria. E quando parli di calcio con lui è sempre un piacere. Per me diventerà un grande allenatore, non lo dico perché è un amico. Ma detto questo domani bisogna lottare per portare a casa la partita. Per loro vincere significherebbe chiudere il discorso salvezza, ma per noi è fondamentale portare a casa i tre punti. Affrontiamo una squadra che ha fatto bene, siamo sicuri che non sarà facile, vengono da un grande risultato".

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