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Vigilia di Parma-Palermo, D'Aversa: "Affrontiamo la squadra più forte del Campionato"

Il tecnico Roberto D’Aversa ha parlato al microfono del sito ufficiale crociato per presentare la sfida contro i rosanero

Terminata la rifinitura della vigilia, che ha visto i crociati scendere in campo nel giorno di Pasqua per preparare la sfida di stasera, lunedì 2 aprile (Stadio Tardini, ore 20:30) contro il Palermo, il tecnico Roberto D’Aversa ha parlato al microfono del sito ufficiale crociato per presentare la sfida contro i rosanero.

Quattro vittorie nelle ultime cinque gare, e ora la seconda partita in pochi giorni: come arriva il Parma alla sfida di domani contro il Palermo?

“Sicuramente sotto l’aspetto mentale la squadra è carica perchè viene da un periodo positivo, ed era molto importante fare risultato pieno nella trasferta di Avellino per affrontare domani una gara difficilissima. Ci troveremo di fronte a quella che sulla carta è la squadra più forte del campionato. Il bello del calcio però è che non sempre la squadra favorita riesce a vincere”.

Si dice spesso che da qui in poi sono tutte finali: si può dire che con il Palermo è un po’ più una finale delle altre?

“Sì, dopo la nostra vittoria ad Avellino la partita di domani è importantissima, quindi si può definire davvero una finale perchè l’importanza del risultato può determinare scenari importanti per il futuro”.

La classifica la guardate, oppure si continua a pensare partita dopo partita?

“Si ragiona sulla singola partita, che ora è quella contro il Palermo. Poi è ovvio che se dovessimo essere bravi a raccogliere un risultato positivo riusciremmo ad accorciare le distanze in classifica. Per avere la meglio sul Palermo serve la partita perfetta, mi auguro che i ragazzi vadano in campo con il piglio giusto, e soprattutto riportando in campo quella cattiveria che ho visto in allenamento e quella voglia di dimostrare che il Parma non è da meno rispetto agli avversari”.

Dal punto di vista fisico la squadra come arriva a questa gara?

“Farò delle riflessioni fino all’ultimo momento, anche perchè oggi qualcuno è uscito dall’allenamento anzitempo per precauzione. Domani con calma faremo tutte le valutazioni per mettere in campo i migliori undici, detto tra virgolette, visto che si tratta di scelte che mi vedo obbligato a fare quando in realtà tutti meriterebbero di giocare”.

In questo senso le risposte avute ad Avellino da quei giocatori che in precedenza avevano avuto meno spazio sono confortanti. È stata anche la dimostrazione della tesi da lei spesso ribadita, sul fatto che ha una rosa di titolari?

“L’allenatore non regala niente. Non è che quelli che hanno giocato l’hanno fatto per far rifiatare qualcuno, anzi. Barillà, ad esempio, ha giocato perchè è tanto tempo che sta spingendo in allenamento, e ha meritato quella chance. Spesso si parla di turnover, ma sono scelte fatte sulla base di quello che viene fatto in allenamento. Non regalo niente a nessuno, se Barillà, Mazzocchi, o altri hanno giocato è perchè lo meritavano”.

Nelle ultime due gare si è visto un Parma che ha vinto in rimonta dopo aver sofferto (contro il Foggia), e poi ha saputo soffrire per portare a casa un risultato pieno (ad Avellino). Sono segnali importanti in vista del finale di stagione?

“Sono due partite che hanno dato spunti positivi. La prima ci ha visto ribaltare il risultato, e anche se eravamo in superiorità numerica non è assolutamente semplice perchè siamo anche andati sotto di un gol sugli sviluppi di un calcio di punizione. La squadra ha dimostrato carattere riuscendo a rimontare lo svantaggio e poi vincere. Anche con l’Avellino abbiamo fatto molto bene all’avvio, dove potevamo anche realizzare altre reti per un punteggio più solido. Dopo il gol dell’Avellino però la squadra è stata brava a concedere poco o nulla agli avversari, e a portare a casa il bottino pieno contro un’avversaria che in casa aveva perso solo due volte in questa stagione. C’è stata maturità e compattezza di squadra nel non concedere nulla”

Stanno tornando anche i gol sugli sviluppi dei calcio piazzati, come ad esempio il gol di Calaiò sugli sviluppi di una rimessa a Pescara, o la rete di Gagliolo ad Avellino. State affilando tutte le armi in vista del rush finale?

“Credo che sia fondamentale curare i minimi particolari che possono fare la differenza, com’è successo lo scorso anno durante la cavalcata ai playoff o all’inizio di questo campionato. A volte abbiamo qualche difficoltà, perchè ovviamente le squadre ci studiano e prendono delle contromisure, a volte, anche “poco ortodosse” – sorride – quasi ai limiti del regolamento, ma non c’è alcuna volontà di creare polemica. È una caratteristica che abbiamo, quella di far bene nello sviluppo delle palle inattive, e cerchiamo di sfruttarla”.

Che gara si aspetta dal punto di vista tattico?

“Il Palermo è una squadra completa: ha forza, ha tecnica, è convinta dei propri mezzi, gioca bene al calcio. È chiaro che se si va a pensare alle caratteristiche del nostro avversario si può avere timore, in un certo senso, però sono convinto che abbiamo delle potenzialità importanti anche noi. Andare in campo con il pensiero che la squadra avversaria è quella più forte, da battere, può essere un vantaggio perchè tutti abbiamo voglia di ribaltare questo pronostico. Il loro Presidente ha fatto una squadra per cercare di stravincere il campionato, e noi abbiamo il massimo rispetto per un avversario forte, senza però aver alcun timore”.

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