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Parma, parla Donadoni: "Dovremo bloccare il contropiede del Napoli"

I crociati hanno ripreso gli allenamenti in vista della delicata sfida con i partenopei di Mazzarri: "Cercheremo di non concedergli spazi per le loro ripartenze"

Dopo il pareggio con il Chievo per 1-1, il Parma ha ripreso la preparazione in vista dell'importante sfida casalinga contro il Napoli di Mazzarri presso il Centro Sportivo di Collecchio. L'anno scorso la gara con i partenopei finì con la vittoria degli azzurri che scatenò non poche polemiche per il gol decisivo di Lavezzi in fuorigioco e per un rigore negato ai crociati. A distanza di un anno i gialloblù vogliono il riscatto e chiudere il gennaio d'oro di Donadoni con i tre punti.

CAVANI STREPITOSO - Il mister crociato predica attenzione ai suoi giocatori conoscendo bene il Napoli: "Bisogna stare attenti ai partenopei, soprattutto non dobbiamo offrirgli spazi importanti, questo potrebbe innescare il loro contropiede veloce". Tra i giocatori più pericolosi c'è sicuramente il capocannoniere del campionato, Edinson Cavani: "E' un giocatore straordinario che alla sua età ha fatto qualcosa di straordinario. Cosa ho detto ai miei difensori per fermare lui e gli altri azzurri? Nulla di particolare, anche perchè bisogna mantenere la nostra identità. Vedo nella mia squadra una continuità nelle motivazioni e questo non è facile da ottenere. Ciò ci responsabilizza maggiormente".

A NOI LA GARA - Inevitabile qualche commento sul Chievo, partita in cui il Parma forse ha commesso un passo falso. "Abbiamo sempre cercato di partire da dietro per costruire l’azione mentre loro aspettavano per ripartire. Noi ci siamo sempre trovati a fare la gara, ma non trovavamo gli spazi giusti forse perché abbiamo giocato un po’ sotto ritmo. Ma da quel punto di vista non sono particolarmente preoccupato. Il fatto di aver concesso un paio di situazioni su ripartenza dopo 7-8 minuti è stata un’ingenuità nostra, ma dopo non abbiamo più concesso situazioni di quel tipo ma il Chievo ha avuto palle da sfruttare su calci piazzati e su palle buttate dentro. La cosa che domenica è mancata è stato soprattutto nei primi 20-30 minuti dove abbiamo tenuto un ritmo blando, siamo stati un po’ troppo leziosi e abbiamo fatto poco movimento senza palla. C’era qualche giocatore che non era al meglio e anche questo ha pesato". Anche le condizioni del campo non hanno aiutato il palleggio del Parma: "Essere in grado di affrontare la partita cambiando a seconda delle condizioni del campo, delle caratteristiche dell’avversario che hai di fronte è un altro aspetto su cui dovremo cercare di crescere. Non è sempre così semplice. Calo di tensione? E’ un giudizio che si dà, ma la prestazione è sempre frutto di un lavoro settimanale. Se guardiamo solo ai 90 minuti, la cosa più facile è dire che la squadra rispetto alla domenica precedente è stata più o meno concentrata. Ma in realtà siamo anche passati attraverso una settimana complicata in cui a causa della neve siamo stati obbligati a lavorare non sul campo ma in palestra, quindi su un fondo duro che dà risposte diverse al fisico. Questo modifica anche la performance domenicale, al di là di quello che può essere l’impatto dal punto di vista psicologico".

LLAMA? APPRENDO OGGI - Sul calciomercato tiene banco la situazione Llama, vicino al Parma. Il giocatore arriverebbe dal Catania, via Fiorentina, dove è in prestito. Il tecnico glissa e fa sapere che "non ne so nulla. Apprendo da voi. Bisogna valutare con attenzione ciò che il mercato offre e ciò che ci serve. Amauri piace al Palermo? Bene, vuol dire che stiamo lavorando bene. Sono contento che i nostri giocatori piacciano ma Amauri è nostro". Per quando riguarda la telenovela Donadon-Milan il tecnico lascia spazio alle voci e non chiude. "Normale che guardi al futuro, ma ogni cosa verrà fatta in sintonia".

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