Università, affitti alle stelle per gli studenti: "La situazione è insostenibile: c'è chi è costretto a dormire in strada"
Presidio di Ecologia Politica, ArtLab e Rete Diritti in Casa davanti ad Ergo in vicolo Grossardi: "A Parma è quasi impossibile trovare casa e quindi potersi permettere di frequentare lezioni, laboratori e tirocini"
"La situazione abitativa, anche per gli studenti fuorisede dell'Università di Parma è insostenibile. Ci sono studenti idonei alla borsa di studio che sono costretti a dormire in strada, a chiedere ai dormitori o, nella migliore delle ipotesi, a farsi ospitare da amici o da compagni di Università". Jacopo Dri, attivista di Ecologia Politica, commenta la situazione degli affitti, ormai alle stelle anche per quanto riguarda gli studenti universitari. Se in città si arrivano a spendere anche 700 euro per un monolocale da 28 metri quadri (L'INCHIESTA) per gli studenti la situazione non è rosea: per una singola non si spende meno di 400 euro al mese. Nella mattinata del 28 ottobre si è svolto un presidio, promosso da Ecologia Politica, ArtLab e Rete Diritti in Casa davanti alla sede di Ergo, l'Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori, in vicolo Grossardi a Parma.
"L’università di Parma è inaccessibile, se sei fuorisede - si legge in una nota. Non è un’affermazione provocatoria, ma lo stato delle cose. Inaccessibile nel senso letterale del termine perché, pur volendo tralasciare qualsiasi ragionamento su tasse, borse di studio, mense e biblioteche, a Parma è quasi impossibile trovare casa e quindi potersi permettere di frequentare lezioni, laboratori e tirocini.
Un dato su tutti per rendere le dimensioni del problema: a inizio anno accademico 2022/23 gli alloggi ER.GO disponibili erano solo 150. Con una semplice ricerca sul sito di ER.GO, si può leggere che i posti totali sono 616, di cui 27 accessibili a persone con disabilità motorie, a fronte di una popolazione studentesca di 32 000 iscritte".
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