Partiva dalla provincia di Parma la 'filiera' italiana dell'organizzazione internazionale, sgominata dalla guardia di finanza sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna e della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, che gestiva un maxi traffico internazionale di droga  - cocaina, hashish e marijuana. I boss, da Parma, gestivano oltre una tonnellata di cocaina, più di 1.200 chili. Sono state eseguire 41 ordinanze di custodia cautelare: 37 persone si trovano in carcere, 3 agli arresti domiciliari e un obbligo di dimora. Alcuni degli arresti sono stati effettuati nella nostra provincia. 

La sostanza stupefacente arrivava direttamente dal Sudamerica - grazie alla collaborazione con le organizzazioni criminali colombiane, peruviane, messicane e boliviane - per poi giungere, attraverso i porti di Anversa e Rotterdam, nella nostra provincia e poi tutta Italia. La gestione del mercato italiano era stata affidata infatti affidata ad alcuni calabresi, da anni residenti nel Parmense, ed affiliati alle cosche dell'ndrangheta reggina e crotonese.

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