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Aeroporto, Europa Verde: "Basta con le favole, il masterplan serve solo per i Cargo"

"Sogeap ha bruciato più di 70 milioni di euro in questi anni, senza rendere allettante la proposta del Verdi"

"Il presidente di SOGEAP continua a ripetere che la vocazione dell’aeroporto di Parma con il nuovo masterplan rimarrà quella per i voli passeggeri. Non si capisce però per quale fenomeno magico con l’allungamento della pista e la realizzazione degli hangar e dei piazzali per i cargo i passeggeri dovrebbero in pochi anni diventare quasi 2 milioni". Lo si legge in una nota diffusa da Europa Verde Parma. L'aeroporto è tornato a essere tema caldo in città e al centro dibattito sia politico che dell'opinione pubblica. "Se in venti anni SOGEAP non è mai riuscita a portare a Parma più di 280.000 passeggeri - si legge nella nota - non è certo per mancanza di infrastrutture di volo. La pista attuale consente già adesso l’atterraggio dei principali aerei passeggeri. L’aeroporto di Firenze, con una pista più corta di 500 metri, ha avuto nel 2022 più di 2 milioni di passeggeri contro i 116.000 del Verdi. Il problema sta quindi altrove: nella mancanza di domanda e nell’incapacità di SOGEAP di promuoverla ed intercettarla. E’ quindi del tutto evidente che lo sviluppo dei voli passeggeri è uno specchietto per le allodole e che il nuovo masterplan, così come il precedente, ha come unico scopo di convertire l’aeroporto ai voli cargo per cercare, un secondo dopo l’autorizzazione, un operatore più capace e finanziariamente più solido che subentri nella gestione, sgravando l’Unione Industriale di una società che in vent’anni ha bruciato più di 70 milioni di euro.

Anche l’impegno di limitare i voli cargo è una promessa scritta sull’acqua. Una volta realizzate le infrastrutture, nessuno potrà impedire l’arrivo di un operatore cargo come DHL o Amazon e imporre limitazioni al numero dei voli. Per credere alle favole e alle promesse di SOGEAP, già di per sé ballerine, bisogna essere o molto ingenui o molto inclini ad assecondare qualsiasi volere dell’Unione Parmense Industriali, come diversi esponenti politici locali si premurano di mostrare, anche da sponde politiche opposte. Noi sappiamo che il Sindaco di Parma non è né l’uno né l’altro. Siamo però consapevoli delle pressioni che starà ricevendo da parte di chi, pur non eletto dai cittadini e fuori dal Municipio, ha condizionato per decenni le scelte urbanistiche ed infrastrutturali dell’amministrazione comunale. E siamo altrettanto consapevoli che non può decidere da solo, ma insieme alla maggioranza che lo sostiene, maggioranza che nella sua componente principale mostra posizioni discordanti a livello di partito. Come Europa Verde confidiamo che il Sindaco, in questo non facile frangente, sappia tenere la barra dritta e mantenere fede all’impegno più volte espresso di non prevedere interventi finalizzati al traffico cargo nell’aeroporto di Parma. Così facendo, eviterà che si ipotechi la qualità di vita e il futuro della città lasciandolo nelle mani dei gestori dell’aeroporto, con il rischio concreto che la capitale della Food Valley si trasformi in una ancora più inquinata Cargo City. Dire no al progetto cargo significherebbe inoltre ristabilire il principio dell’autonomia delle scelte decisionali dell’amministrazione comunale facendo prevalere l’interesse collettivo su quello privato. Un chiaro e forte segno di discontinuità rispetto al passato che può chiudere un’epoca ed aprire a nuove prospettive per la città. I cittadini non potranno che esserne riconoscenti". 

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