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Trecentomila euro per due ambulanze di nuova generazione: "Ma sono in garage da due anni"

L'inchiesta. I mezzi inutilizzati anche dopo l'assunzione di sei persone con il ruolo di autisti/soccorritori. I due veicoli arrivati a Parma per l'emergenza Covid sono dotati di computer di bordo, massaggiatore cardiaco esterno ed ecografo portatile

Sono stati spesi 300mila euro per l'acquisto, da parte dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria, delle due ambulanze arrivate a Parma per l'emergenza Covid, in seguito al Decreto Legge del 19 maggio del 2020 (convertito in legge il 17 luglio del 2020). Secondo alcune interrogazioni alla giunta regionale e a quella provinciale i due mezzi sarebbero rimasti in garage per circa due anni, anche dopo l'assunzione di sei persone con il ruolo di autisti/soccorritori attraverso una graduatoria ad hoc. Nella nostra città sono arrivate in totale tre ambulanze di tipo A, una destinata all'Ausl di Parma mentre le altre due all'Azienda Ospedaliero-Universitaria.

Per ogni ambulanza, come scritto nel testo del decreto, il costo è di 150 mila euro. Si tratta infatti di mezzi attrezzati per il trasporto di infermi o infortunati e per il servizio di pronto soccorso 118, dotate di specifiche attrezzature di assistenza, tra cui il sistema di trasmissione delle immagini "live", modulo teletrasmissione Ecg, computer di bordo per trasmissione dati clinici/organizzativi, massaggiatore cardiaco esterno e ecografo portatile. Il decreto legge ha previsto l'acquisto di 17 ambulanze di tipo A per tutta la regione Emilia-Romagna, oltre all'assunzione di personale sanitario: per Parma 6 autisti/soccorritori e 2 infermieri per il disaster recovery, che si dovrebbero occupare di garantire la continuità operativa durante le operazioni di soccorso. 

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Da circa due settimane uno dei due mezzi è in azione ed è però dedicato solamente al trasporto interospedaliero e non per i servizi di soccorso e di trasporto in emergenza-urgenza, La sperimentazione, secondo quanto riferito dall'assessore regionale alla salute Raffaele Donini, dovrebbe durare solo alcuni mesi, al termine della quale ci sarà una valutazione da parte dell'azienda ospedaliera. 

"Sono stati spesi soldi pubblici ed ora i mezzi verranno destinati ai privati: i sei infermieri previsti per attivare il servizio non sono mai stati assunti. Gli autisti invece si ma sono poi stati destinati ad altre mansioni" ha sottolineato il consigliere provinciale Lorenzo Tosi nel testo di un'interrogazione alla giunta provinciale.

Il tema che, dopo essere stato sollevato da un'interrogazione di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, sta creando non pochi grattacapi all'interno del mondo del soccorso parmense. Una delle due ambulanze è stata messa in strada solo dopo la presentazione dell'interrogazione del 9 marzo. 

Negli ultimi due anni, periodo in cui le ambulanze non sono state utilizzate, sono stati spesi soldi pubblici per l'utilizzo dei mezzi di associazioni ed Enti privati. Come ricorda la consigliera "nel corso del 2020 sono stati spesi 670 mila euro per utilizzare i mezzi della Pubblica Assistenza e della Croce Rossa per servizi di emergenza, con un aumento di oltre 50 mila euro rispetto dall’anno precedente". 

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