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Evasione, illeciti e frodi fiscali: la finanza in cinque mesi scopre 42 evasori totali per 77,5 milioni. Undici gli arresti

I numeri durante la celebrazione del 249° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza

Le Fiamme Gialle di Parma hanno celebrato oggi il 249° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. Il Comandante Provinciale, Colonnello Fernando Capezzuto, accompagnato dal Presidente della Sezione di Parma dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, ha deposto una corona di alloro al monumento dei caduti del Corpo collocato all’interno del cimitero della “Villetta”, a ricordo di chi, in passato, si è sacrificato nell’esercizio del proprio dovere.

Successivamente, ha avuto luogo, presso la caserma “Generale Sante Laria” di via Torelli, la cerimonia militare alla quale hanno partecipato, alla presenza del Prefetto di Parma, Antonio Lucio Garufi e delle massime autorità provinciali, gli ufficiali, una rappresentanza di militari del Comando Provinciale di Parma e dei Reparti dipendenti nonché dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia.

Era presente, inoltre, una rappresentanza di militari del Comando Provinciale che indossavano divise storiche del Corpo. In particolare, erano schierate la divisa della Legione Reale Piemontese del 1815, del Regno Lombardo Veneto del 1848, della Reale Guardia di Finanza del Ducato di Parma del 1850, del Ducato di Modena del 1859, della Regia Guardia di Finanza del Regno d’Italia del 1907.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Frodi all’IVA, crediti d’imposta fittizi, indebite compensazioni, intermediazione illecita di manodopera sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio parmense su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.

Nel periodo in esame (gennaio-maggio 2023) sono state sviluppate e portate a termine importanti ed articolate operazioni di polizia economico-finanziaria. Sono 42 gli evasori totali scoperti, con base imponibile pari a circa 77,5 milioni di euro. Le persone denunciate per reati tributari sono state 211, di cui 11 in stato di arresto.

Trattasi di reati quali emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni, omesso versamento di imposta e omesse presentazioni di dichiarazioni fiscali, a testimonianza dell’impegno del Corpo nei confronti dei fenomeni di frode ed evasione più complessi ed articolati.

Sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per oltre 162 milioni di euro.

Sono stati individuati inoltre 112 milioni di euro di crediti d’imposta fittizi connessi a bonus facciata, sismabonus ed ecobonus, sequestrati per l’intero ammontare, impedendo per la quota superiore a 100 milioni di euro l’imminente monetizzazione presso istituti di credito. In materia di frodi all’IVA, sono stati condotti 32 interventi. Constatata una maggiore imposta IVA per 71 milioni di euro. Individuati 198 lavoratori in nero.

ANTICORRUZIONE

Nell’ambito del piano operativo “anticorruzione”, sono state denunciate 8 persone per condotte di peculato e/o corruttive per 285 mila euro. In tema di danno erariale, sono state segnalate alla Corte dei Conti 11 persone fisiche per ipotesi di danno pari complessivamente a 4 milioni di euro.

Con riferimento alle indebite percezioni del “reddito di cittadinanza”, a seguito di specifica analisi di rischio condotta anche mediante l’uso delle banche dati a disposizione del Corpo, sono stati individuati specifici target da sottoporre a controllo e conseguentemente sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 64 soggetti a fronte di contributi indebitamente percepiti per  353 mila euro.

REATI FALLIMENTARI

Nel settore dei reati fallimentari, sono state denunciate all’ Autorità Giudiziaria 85 persone, di cui 3 in stato di arresto, a fronte di distrazioni per 21 milioni di euro. Eseguiti sequestri per oltre 5,6 milioni di euro. In materia di repressione del riciclaggio e autoriciclaggio dei capitali illeciti sono stati eseguiti 12 interventi da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 40 persone di cui 4 in stato di arresto; il valore del riciclaggio ipotizzato si è attestato intorno a 10,3 milioni di euro.

Nel periodo in riferimento, inoltre, sono state approfondite 539 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. Si tratta di soggetti domiciliati nella Provincia di Parma segnalati dagli intermediari finanziari, dai professionisti giuridico-contabili e da altri operatori, per aver effettuato movimentazioni di denaro o valori di dubbia provenienza con la finalità di reinvestire gli stessi nel circuito economico legale. È, questo, uno dei fenomeni più perniciosi in quanto la disponibilità di denaro di provenienza illecita crea un indubbio vantaggio sul mercato a dispetto dell’imprenditore onesto.

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