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La frode dei fondi europei per i giovani agricoltori

I carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Parma hanno sequestrato 2.8 milioni di euro

Su richiesta della Procura europea (EPPO) di Venezia (Italia), è stato eseguito oggi un provvedimento di congelamento di oltre 2,8 milioni di euro, emesso dal gip del Tribunale di Treviso, nei confronti di quattro persone sospettate di frode riguardante finanziamenti agricoli dell’UE volti a sostenere i giovani agricoltori. Denaro, beni immobili e fondi ricevuti dall'Agenzia italiana per i pagamenti agricoli (AGEA) e finanziati dalla Politica Agricola Comune (PAC) sono stati sequestrati dal Reparto Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Parma. Nei confronti del principale indagato è stata eseguita una misura cautelare personale.

Il procedimento vede la convergenza di 2 indagini nate autonomamente, di cui una dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare che ha riguardato tutte le aziende agricole oggetto dell’indagine mentre l’altra dei Carabinieri Forestali di Torino per alcune di esse che operavano anche in Piemonte.

Secondo le prove, l'attività fraudolenta prevedeva la creazione di aziende agricole a nome di persone che non soddisfacevano i criteri necessari per richiedere i sussidi agricoli. Si ritiene che abbiano trasferito la proprietà delle aziende agricole ad altri, per richiedere sussidi, affermando falsamente di avere diritto ai fondi agricoli senza la dovuta autorizzazione.

Dall'inchiesta è emerso anche il sospetto che gli indagati abbiano approfittato dei pagamenti più elevati destinati ai giovani agricoltori. Si sostiene che questo schema elaborato mirasse a massimizzare il guadagno finanziario ottenendo grandi terre montuose ed esagerando le dimensioni delle loro mandrie oltre la realtà, per poter ricevere importi maggiori in sussidi.

Tra il 2017 e il 2022, gli indagati hanno ottenuto oltre 2,8 milioni di euro in sussidi dell’UE finanziati dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), gestiti da diverse agenzie di pagamento regionali italiane. Tutte le persone interessate si presumono innocenti fino a prova contraria davanti ai competenti tribunali italiani. EPPO è la procura indipendente dell’Unione Europea. È responsabile delle indagini, disporre perquisizioni e portare in giudizio i crimini contro gli interessi finanziari dell'UE.

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