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Il Comitato alluvionati di Parma: "Pulite gli alvei, non farci rivivere quei momenti"

"Saremmo grati se non si  usasse più il termine "evento duecentennale. Anche i sassi hanno imparato che gli" eventi estremi"sono decennali o addirittura quinquennali"

"Alla luce della recente e funesta alluvione che ha travolto la Romagna,il Comitato Alluvionati di Parma desidera esprimere la propria solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite e nel contempo fare il punto sui livelli di sicurezza idraulica del nostro territorio,al fine di evitare gli errori che ci fecero vivere una esperienza analoga il 13 ottobre del 2014". 

"Siamo felici - spiega Aldo Ferrari del Comitato Alluvionati Parma - che i lavori per la cassa di espansione sul Baganza siano iniziati e che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento del 30% ,ma non possiamo fare a meno di notare che poco o nulla è stato fatto per la pulizia dell'alveo del Baganza e del Parma. Nei due torrenti che attraversano la città chiunque può constatare la presenza di boscaglie e alberi di alto fusto molto gradevoli alla vista ma estremamente pericolosi in caso di piene improvvise. Non occorre molta immaginazione per capire cosa potrebbe accadere se queste piante venissero sradicate dalla corrente e si mettessero per traverso sotto le arcate dei ponti cittadini. Sarebbe un disastro di portata storica. Già una volta abbiamo vissuto sulla nostra pelle un evento alluvionale traumatico, chiediamo per favore di non farci rivivere quei momenti.Cerchiamo di imparare dagli errori del passato in modo da non ripeterli. Pulite gli alvei dei corsi d'acqua e accelerate i lavori della Cassa d'espansione. P.S: saremmo grati se non si  usasse più il termine "evento duecentennale. Anche i sassi hanno imparato che gli" eventi estremi"sono decennali o addirittura quinquennali".

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