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“Il lavoro che cambia, i lavoratori che mancano“: tavola rotonda all’Università

Il 15 dicembre alle 14.30 nell’Aula dei Filosofi della Sede centrale focus su “politiche e pratiche per il reclutamento di talenti e lavoratori altamente qualificati”

 “Il lavoro che cambia, i lavoratori che mancano: politiche e pratiche per il reclutamento di talenti e lavoratori altamente qualificati” è la tavola rotonda in programma per venerdì 15 dicembrealle 14.30 nell’Aula dei Filosofi della Sede Centrale dell’Università di Parma.

L’evento nasce come opportunità di discutere il tema del lavoro qualificato che si fa sempre più difficile da reperire sul mercato italiano ed europeo, nonché su quello di Paesi ad alto reddito come gli Stati Uniti. Dopo i saluti introduttivi del Rettore Paolo Martelli, interverranno il Responsabile Risorse umane di Dallara Group Marco Beltrami, l’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali della Regione Emilia-Romagna Vincenzo CollaStefano Selleri, della Commissione europea - DG Communications Networks, Content and Technology, e Fabrizio Storti, Prorettore Vicario con delega alla Terza Missione - Ateneo e Società.  A introdurre e moderare sarà il Prorettore alla Didattica Simone Baglioni

Il mercato del lavoro si trova in sofferenza nella ricerca di personale qualificato per diversi motivi: strutturali, come l’invecchiamento demografico della popolazione attiva (la Commissione europea calcola che la popolazione in età lavorativa passerà dai 265 milioni del 2022 a 258 milioni nel 2030). Ma anche contingenti, come il cambiamento di prospettive individuali rispetto al ruolo che il lavoro occupa nelle nostre vite in seguito alla pandemia, e il cambiamento di paradigma socio-economico, quale quello intrapreso dai Paesi dell’Unione europea per orientare le proprie economie sempre più in direzione ‘green’ e ‘digital’ (il Financial Times calcola che nei prossimi anni nel solo settore della tecnologia in Europa si creeranno 20 milioni di posti di lavoro altamente qualificato rispetto agli 8 milioni del 2021).

Per facilitare il reclutamento di talenti, la Commissione europea ha lanciato il 15 novembre le misure del cosiddetto ‘Pacchetto per la Mobilità di Competenze e Talento’ (Skills and Talent Mobility Package), che include la creazione di una piattaforma comune dei talenti, un sistema di riconoscimento più rapido di competenze e qualifiche, incentivi alla mobilità a fini di apprendimento e acquisizione di competenze (fissando un obiettivo del 25% di esperienza di mobilità per le/i laureate/i), e partnership da realizzare con Paesi terzi.

Di questi aspetti si parlerà dunque nel corso dell’incontro dove saranno messe a confronto diversi tipi di esperienze.

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