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Il Salone dello Studente per la prima volta a Parma: attesi 12mila studenti

L’evento, in collaborazione con l’Università di Parma, vede la presenza di tutti gli ITS dell’Emilia-Romagna. Inaugurazione con il Rettore Paolo Martelli e con Beatrice Aimi, assessora alla Comunità giovanile. Bus navetta dalla stazione Fs alla Fiera

Arriva per la prima volta a Parma il Salone dello Studente di Campus (14-15 febbraio, Fiere di Parma, 9.00-13.30), organizzato in collaborazione con l’Università di Parma e l’USR della Toscana e dedicato agli studenti delle scuole superiori. Sono attesi 12mila ragazzi e ragazze dal territorio di Parma e da province e regioni limitrofe. Il Salone sarà inaugurato il 14 febbraio alle 10.00 alla presenza del Rettore dell’ateneo parmense Paolo Martelli e dell’Assessora del Comune di Parma alla Comunità Giovanile, Beatrice Aimi. «Questa di Parma è di fatto una prima volta del Salone in Emilia-Romagna, a parte una tappa a Rimini realizzata qualche anno fa. Certamente è l’esordio in un’importante città universitaria di una delle regioni più attrattive per studenti e lavoratori, tra le migliori in Italia per il rapporto formazione-lavoro. Il Salone di Parma, realizzato in collaborazione con l’ateneo, diventa un luogo dove queste sinergie del territorio s’incontrano nell’interesse dei giovani», commenta Domenico Ioppolo, ad Campus Editori. I numeri della formazione a Parma.

Il Salone dello Studente arriva in una regione, l’Emilia-Romagna, che conta 500mila studenti e studentesse, l’8% del sistema scolastico nazionale. Di questi 90mila sono iscritti ai licei (44% del totale) mentre 114mila frequentano gli istituti tecnico-professionali (dati USR Emilia-Romagna). Reggio Emilia è la provincia in cui gli studenti hanno una preparazione più orientata all’ambito tecnico-professionale, 61% delle scelte, seguita da Ravenna (59%) e Modena (59%). Poi Forlì-Cesena (56%), Ferrara (54%), Parma (53%), Rimini (52%), Piacenza (51,3%) e Bologna (51%). Positivo è constatare come il tasso di abbandono scolastico sia in netto calo negli anni. Secondo gli ultimi dati si è passati dal 13,2% del 2014 di valore del drop-out al 9,3% del 2020 tanto da essere il quarto tasso più basso in Italia dopo Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia e Molise, ben al di sotto della media nazionale del 13,1% e anche dell’obiettivo europeo del 10%. Per quanto riguarda le università, lo scorso anno negli atenei della regione si sono immatricolati 31.413 studenti di cui il 45,3% da altre regioni e l’8,85% stranieri. I

l numero degli iscritti è di 166.384, i laureati sono 34.366. “I saloni sono un’opportunità per studentesse, studenti e famiglie, che possono trovarvi un ampio panorama per poter scegliere il proprio percorso dopo la maturità, ma anche per gli atenei, che hanno l’occasione di incontrare le e i giovani e di offrire loro tutte le informazioni per una scelta consapevole”, osserva il Rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli. “Il nostro personale sarà a disposizione per distribuire materiale, offrire chiarimenti sui 105 corsi attivi nel 2024-2025 e rispondere a ogni tipo di curiosità su cosa vuol dire studiare all’Università di Parma. Ci saranno inoltre incontri di presentazione dei Dipartimenti dell’Ateneo. Per noi questa è una sorta di anticipazione dell’Open Day Unipr, che si svolgerà dall’11 al 13 aprile per i corsi triennali e a ciclo unico e il 16 aprile per i magistrali”. Scuola e lavoro: il ruolo delle Università. Stando a una recente ricerca di Randstad-Fps (Fondo per la sussidiarietà), l’Emilia-Romagna ha fame di laureati tanto da essere la seconda regione italiana, dopo la Lombardia, per richieste da parte delle aziende.

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