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SANITÀ

Infezioni da Hiv, nel parmense 33 casi diagnosticati nel corso del 2022

L'assessore Donini: "Continuare a informare e sensibilizzare è importante per contrastare diagnosi tardive e pregiudizi

Informare e informarsi può fare la differenza, soprattutto quando si parla di infezione da Hiv. In Emilia-Romagna, negli ultimi 17 anni, si è registrato un calo costante del numero di persone che la contraggono: nel 2022 i casi registrati sono stati 162, contro i 368 del 2006, circa il 56% in meno. Un dimezzamento che interessa sia gli uomini che le donne e che rappresenta, complessivamente, un risultato importante.

Resta però alta - nel 2022 il 56% dei casi - la percentuale di coloro che giungono a una diagnosi Hiv tardiva, cioè persone diagnosticate sieropositive che presentavano già la sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) o con un numero di linfociti CD4 - i globuli bianchi responsabili della risposta immunitaria dell’organismo - basso, inferiore a 350 cellule/mm (una persona sana ha un numero medio di CD4 che oscilla tra i 500 e i 1.200).

Per questo motivo anche quest’anno, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, il 1^ dicembre, la Regione Emilia-Romagna, assieme al Servizio sanitario regionale e a HelpAids e in collaborazione con Arcigay, Gruppo Trans APS e Plus Odv, promuove la campagna di sensibilizzazione e comunicazione “Il lato positivo” (https://www.helpaids.it/il-lato-positivo). Con un messaggio importante: “Amo la mia vita anche con l’Hiv. Grazie al test sono in terapia e non trasmetto l’infezione”. Per bandire stereotipi o pregiudizi, per informare sull’importanza di sottoporsi al test - anonimo, semplice e gratuito - e per giungere, nell’eventualità, a una diagnosi precoce e a una presa in carico tempestiva che, attraverso la terapia antiretrovirale, non solo può salvare la vita, ma può tutelare la qualità stessa della vita che è possibile condurre.

Nel 2022 le nuove diagnosi di Hiv sono state 33 in provincia di Parma (con un’incidenza di 7,3 casi ogni 100mila abitanti); 30 a Bologna (2,9 casi ogni 100mila abitanti); 22 a Reggio Emilia (4,2 casi ogni 100mila abitanti); 20 a Modena (incidenza di 2,8); 16 a Rimini (4,7); 13 a Ravenna (3,3); 11 nella provincia di Forlì-Cesena (2,8); 9 a Piacenza (3,1) e 8 a Ferrara (2,3 casi ogni 100mila abitanti).

Considerando il periodo 2006-2022, le provincie con una maggiore incidenza sono Rimini (8,9 casi ogni 100mila abitanti, con 497 nuove diagnosi complessive in 16 anni) e Parma (8,6, con 644 nuove diagnosi); a seguire Ravenna (7,4 con 490 casi); Forlì-Cesena (7 con 468 casi); Bologna (6,7 casi ogni 100.000 abitanti, per un totale di 1.128 nuove diagnosi in 16 anni); Reggio Emilia (6,3 per 561 diagnosi); Modena (6 per 712 diagnosi complessive); Piacenza (6 con 290 casi di infezione complessivi); Ferrara (5,8 con 346 casi in 16 anni).

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