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"Io, invalida, aspetto la terza dose da mesi, ho il Green pass scaduto e rischio la multa"

La protesta di Roberta (nome di fantasia), ultra 50enne ha ricevuto la seconda dose a maggio 2021: "Non sono in regola ma non per scelta, l'Ausl ha lasciato scoperte tante persone fragili come me

A sei mesi dalla somministrazione della seconda dose non ha ancora ricevuto quella di richiamo, il suo Green pass è scaduto e rischia anche di incorrere nella multa di 100 euro dell'Agenzia delle Entrate per gli over 50 che non hanno rispettato l'obbligo vaccinale.

Ma Roberta (nome di fantasia) non è una no vax. Ha più di 50 anni, è invalida ed è da sempre a favore della vaccinazione contro il Covid-19, anche perché è una persona a rischio per motivi di salute. Roberta però non può prenotare e recarsi in un centro vaccinale come gli altri parmigiani: il vaccino lo dovrebbe ricevere a domicilio, proprio per le sue condizioni sanitarie.

Lei non è vaccinata con la terza dose, anche se è disponibile a fare il vaccino. Ci spieghi la situazione. 

"Si, sono invalida e sono stata vaccinata con la seconda dose nel mese di maggio del 2021. Le prime due dosi mi sono state somministrate a domicilio, per motivi di salute, mentre la terza ancora no. Sto aspettando da mesi che l'Ausl provveda in tal senso. Io mi autodenuncio: il mio Green pass è scaduto perchè l'ultima vaccinazione risale a sei mesi fa e non sono in regola con la mia situazione vaccinale ma non per mia scelta. Ho più di 50 anni e potrei essere sanzionata".

Cosa chiede alle autorità sanitarie? 

"Chiedo di intervenire e protesto soprattutto perchè hanno lasciato "scoperte" tante persone fragili come me, che stanno ancora attendendo la vaccinazione domiciliare. Infatti è ormai assodato che l’efficacia dei vaccini decade a partire dai tre mesi, ma soprattutto dopo sei mesi dal termine del ciclo vaccinale".

Ci sono altre persone nella stessa situazione, che risposte avete avuto? 

"Secondo i dati forniti dall'Ausl, sarebbero ancora circa 400 (su 1.000) le persone che attendono la terza dose del vaccino a domicilio. In Emilia Romagna la somministrazione della terza dose é iniziata il 20 settembre scorso e i pazienti fragili dovevano, in teoria, avere priorità di accesso al vaccino. Da parte mia da novembre diverse volte ho segnalato l'anomala situazione direttamente all'Ausl.

La situazione è stata già più volte segnalata da comuni cittadini ed anche dal Presidente dell'Anmic Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili di Parma".

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