rotate-mobile
Attualità

L’esempio virtuoso di Life agriCOlture protagonista alla COP28

Saranno illustrati a Dubai gli importanti risultati del progetto europeo promosso e coordinato dall’Emilia Centrale per rispondere alla sfida del cambiamento climatico in Appennino grazie ad un nuovo patto tra agricoltori e Consorzi di Bonifica

Rispondere alle sfide del cambiamento climatico in Appennino attraverso un nuovo patto tra agricoltori della montagna reggiana, modenese e parmense e i Consorzi di Bonifica: grazie al conseguimento di questo importante obiettivo ci sarà anche LIFE agriCOlture tra le positive esperienze che verranno raccontate e analizzate alla COP28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso di svolgimento in questi giorni a Dubai.

L’intervento, dal titolo “La zootecnia per contrastare gli effetti del cambiamento climatico dovuto al degrado del suolo nell’Appennino emiliano”, sarà effettuato da Luca Filippi – project manager del progetto e architetto del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – sabato prossimo, 9 Dicembre 2023, nell’ambito dell’evento “Il contributo del Programma LIFE all’azione per il clima: l’esperienza dei progetti italiani”, dedicato al ruolo dei progetti LIFE alla “climate action” e che si terrà presso il padiglione italiano del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, presso la COP28 a Dubai. Insieme a LIFE agriCOlture, che conferma la capacità del nostro territorio di collaborazione tra enti, verranno presentati altri due progetti di successo: LIFE METRO ADAPT, coordinato dalla Città metropolitana di Milano; e LIFE COASE, dell’European University Institute di Fiesole. L’evento sarà trasmesso in streaming sul canale YouTube del MASE.

Cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma LIFE CCM 2018, il progetto LIFE agriCOlture – promosso e coordinato dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale in partenariato con Consorzio della Bonifica Burana, Parco Nazione dell’Appennino Tosco-Emiliano e Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA) – interroga il ruolo che l’allevamento animale può svolgere nei territori montani ai fini della protezione del suolo e del contributo alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Grazie al MASE, che punta a valorizzare le esperienze e buone pratiche dei tanti stakeholder e dei diversi attori del nostro Paese impegnati nel contrasto al cambiamento climatico, proposte progettuali come LIFE agriCOlture affrontano, partendo da azioni concrete ed esperienze sul campo, le principali sfide sistemiche del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile anche grazie al confronto e all’approfondimento.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L’esempio virtuoso di Life agriCOlture protagonista alla COP28

ParmaToday è in caricamento