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Martorano, verso l'apertura del centro per migranti: lunedì arriveranno i primi ospiti

Daniele Friggeri, sindaco di Montechiarugolo dopo l'incontro in Prefettura: "Ci hanno confermato le rassicurazioni date ai cittadini, cioè di attivazione del Wi-Fi, di personale preposto ad attività di coinvolgimento dei migranti, di potenziamento dell’illuminazione dei percorsi verso San Prospero e di navette per poter raggiungere meglio i servizi"

Il nuovo centro per migranti di Martorano aprirà a breve. Ieri, giovedì 31 agosto, sono arrivati i primi prefabbricati mentre lunedì 4 settembre dovrebbero arrivare i primi ospiti, provenienti da Tunisia, Gambia, Mali, Niger e Pakistan. La Protezione Civile è stata allertata per garantire l'accoglienza al massimo di cento persone. 

"Io, il presidente dell’Unione Val d’Enza ed il sindaco di Sorbolo Mezzani - sottolinea Daniele Friggeri, sindaco di Montechiarugolo che sta seguendo da vicino la vicenda - abbiamo chiesto un incontro urgente alla Prefettura dopo 10 giorni dalla notizia sui giornali dell’apertura del centro senza che nessuno ci informasse ufficialmente sul cosa stesse accadendo. A noi si è aggiunto anche il sindaco Dall’Orto di Traversetolo che è anche presidente della nostra Azienda Pedemontana Sociale e consigliere delegato alla sicurezza dell’Unione Pedemontana Parmense. Ci è stata data udienza ieri nella quale abbiamo espresso tutte le preoccupazioni, anche nostre ma soprattutto raccolte dalle nostre comunità. L’accoglienza è stata come prevedibile fredda, anche comprensibilmente distaccata a tal punto che l’incontro è stato tutto registrato da una telecamera come se ci si aspettasse di raccogliere prove per azioni contro le nostre persone e comunque a dimostrazione di un clima sicuramente teso"

I sindaci hanno chiesto rassicurazioni sulla qualità dell'accoglienza, sul controllo igienico-sanitario e sulla sorveglianza della zona, oltre che sui servizi che verranno arrivati a favore dei migranti. "L’incontro - prosegue Daniele Friggeri - al netto di qualche abbassamento del livello del confronto, si è mantenuto corretto, sicuramente non ci si è spostati dalle proprie posizioni anzi si è difesa a spada tratta da una parte la correttezza nel non averci informato perché l’ente competente è il Comune di Parma con cui c’è sempre stata condivisione. Dall’altra abbiamo confermato necessità di certezze sulla qualità dell’accoglienza in particolare sul controllo igienico-sanitario, sulla sorveglianza e il sostegno alle forze dell’ordine locali oltre alle criticità connesse alla localizzazione già espresse pubblicamente più volte: viabilità, lontananza dai servizi, percorsi pedonali non in sicurezza, assenza di trasporto pubblico locale, altre problematiche storiche della zona, presenza di un CAS a poca distanza a Ponte Enza nel reggiano".

"Abbiamo proposto tutti di poter dare un contributo fattivo, se ci fosse stata la possibilità di essere coinvolti e informati. Non c’è stata un’apertura sul coinvolgimento nell’organizzazione se non la disponibilità di mantenere il canale comunicativo aperto. Siamo stati informati sulla collocazione dei primi moduli che sarà nel piazzale più piccolo, già recintato ma altresì più vicino all’abitato. Ci hanno confermato le rassicurazioni date ai cittadini di Martorano e cioè di attivazione del Wi-Fi, di personale preposto ad attività di coinvolgimento dei migranti, di potenziamento dell’illuminazione dei percorsi verso San Prospero e di navette per poter raggiungere meglio i servizi cittadini. Sono rassicurazioni che sicuramente vanno nella direzione giusta cioè dare dignità alle persone accolte ma che evidentemente cercano di compensare una sistemazione che presenta innumerevoli limiti". 

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