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Parma Carbon Neutral 2030: la roadmap che porterà la città alla neutralità climatica nel 2030

Avviato il percorso strategico del Climate City Contract dal Sindaco Michele Guerra a Palazzo del Governatore

Parma è stata riconosciuta dalla Commissione Europea una delle cento città in Europa ed una delle nove in Italia con le caratteristiche adeguate per raggiungere la Neutralità Climatica nel 2030. E’ questo un punto di partenza per la città ducale che punta al raggiungimento dell’importante obiettivo attraverso diverse azioni con il coinvolgimento dei portatori di interesse pubblici e privati del territorio. La neutralità climatica consiste nel raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni inquinanti e l'assorbimento delle stesse.  

L’avvio del percorso è stato al centro dell’incontro che si è svolto questa mattina all’auditorium Mattioli del palazzo del Governatore dal titolo: “Parma Climate Neutral 2030”, che si inquadra nell’ambito della Missione dell’Unione Europea per le città intelligenti selezionate a impatto climatico zero.  

L’incontro si è aperto con i saluti del Sindaco di Parma, Michele Guerra, della Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo e del Presidente della Provincia di Parma, Andrea Massari.  

Il Sindaco, Michele Guerra, ha dichiarato: “La neutralità climatica al 2030 rappresenta un obiettivo imprescindibile per la nostra città che è stata individuata dalla Commissione Europea tra le 100 in Europa e le 9 Italia per mettere in campo azioni e misure virtuose in questo senso, facendo da apripista e da modello. Parma Climate Neutral 2030 è quindi un progetto corale che si fonda sul coinvolgimento dei diversi attori del territorio a partire dal mondo produttivo, terzo settore, università, CNR e mondo della ricerca. Anche i cittadini avranno un ruolo fondamentale per affrontare con entusiasmo e coesione questa sfida. Da qui la necessità di un loro coinvolgimento e della loro sensibilizzazione. Si apre oggi un percorso che si concretizzerà con la sottoscrizione del Climate City Contract (Contratto Climatico Territoriale) in cui verranno fissate azioni e risorse per concretizzare questo importante obiettivo”.  

 “L’esperienza innovativa che si sta portando avanti qui a Parma rappresenta un ‘progetto pilota’ di fondamentale importanza, una buona prassi che sarà utile per tutto il territorio regionale”, sostiene Irene Priolo, Vicepresidente con delega a Transizione ecologica e ambiente. “La neutralità carbonica è al centro del Patto per il Lavoro e per il Clima, oltre che della nuova stagione di pianificazione ispirata ai principi dell’economia circolare. La Regione sta facendo e continuerà a fare la propria parte, ma l’impegno di tutti i territori e dei diversi livelli di governo è fondamentale per centrare l’obiettivo della neutralità carbonica”. 

Andrea Massari, Presidente della Provincia di Parma, ha ricordato che “Comune e Provincia sono capofila istituzionali dell’Alleanza Territoriale Carbon Neutrality , sottoscritta un anno fa con partner pubblici e privati, tra cui Regione Emilia-Romagna, Università, Cnr e associazioni “Parma io ci sto” e KilometroVerdeParma. “Il percorso col Comune di Parma all’interno dell’Alleanza è teso a definire e attuare una strategia condivisa per arrivare alla “neutralità carbonica” di tutto il territorio provinciale, ma anche a cogliere le opportunità che la programmazione europea mette a disposizione, particolarmente significative per i piccoli Comuni. Intendiamo costruire un consenso più ampio possibile per modificare le nostre modalità di produrre, lavorare, muoverci. Il ruolo della Provincia è duplice: promuovere la partecipazione di tutto il territorio provinciale e cogliere l’occasione per aggiornare in chiave moderna e di prospettiva lo strumenti di pianificazione provinciale e quelli comunali”. 

L’Assessore alla Sostenibilità Ambientale, con deleghe alla città Carbon Neutral, Gianluca Borghi, ha presentato il “Percorso Parma 2030”.  

“Parma Climate Neutral 2030 rappresenta un obiettivo sfidante che intendiamo raggiungere con consapevolezza e determinazione – ha spiegato l’Assessore Gianluca Borghi. La neutralità climatica è fondamentale per il futuro di Parma e dell’Europa e costituisce un obiettivo cogente ed ineludibile. Il suo raggiungimento è strettamente legato ad un’assunzione di responsabilità che dovrà riguardare tutte le componenti della città”  

La Missione dell’Unione Europea punta a fare delle città prescelte poli di sperimentazione e innovazione che servano di riferimento a tutte le città europee che concorreranno al raggiungimento della neutralità carbonica del continente nel 2050. La time line della Missione 100 città ha preso avvio con la candidatura di Parma a gennaio 2022, la comunicazione ufficiale della Commissione il 28 aprile del 2022 e la firma del protocollo con il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti a settembre 2022. Tra le azioni cardine, in questo percorso, per Parma si prospetta la sottoscrizione del Climate City Contract a giugno 2023, frutto di un percorso partecipato con tutti i portatori di interesse della città, pubblici e privati, per mettere a punto azioni e misure idonee per fare di Parma una città delle 100 climate-neutral and smart cities al 2030.  

Tra i progetti chiave per la neutralità rientrano la mobilità ed i trasporti, la gestione dei rifiuti, le energie rinnovabilil’illuminazione pubblica e progetti trasversali.  

In tema di mobilità particolare rilevanza hanno la logistica urbana, la mobilità condivisa, e la regolazione degli accessi. Per la gestione dei rifiuti i riferimenti riguardano il piano di espansione delle aree di insediamenti produttivi, la raccolta differenziata, l’economia circolare e le imprese. Le energie rinnovabili possono essere potenziate attraverso la promozione delle comunità energetiche, l’efficientamento ed il potenziamento della reti, la promozione del fotovoltaico.  

Per l’illuminazione pubblica tra le azioni previste il completamento della trasformazione dell’illuminazione a Led e l’illuminazione smart. Tra i progetti trasversali rientrano quelli di forestazione urbana e riduzione della dispersione idrica.  

 Il Parma City Contract, Contratto Climatico Territoriale, riveste quindi un’importanza fondamentale definendo gli impegni, attraverso un Piano di Azione concordato e supportato da un piano di investimenti. Per questo, è stato definito un gruppo di lavoro interno al Comune che si confronterà con i vari portatori di interesse del territorio (mondo economico e produttivo, commerciale, associativo, culturale, sociale, sanitario ed istituzioni) per giungere alla sottoscrizione del Contratto Climatico Territoriale entro la metà del 2023.  

Davide Bollati, referente per la sostenibilità di “Parma, io ci sto!” si è collegato da remoto ed ha detto: «Credo che il percorso di Parma 2030 possa portare il nostro territorio a fare quel salto, a livello di impegno e responsabilità comune - da parte della pubblica amministrazione, delle imprese, di tutti i cittadini - che serve per porre lo sviluppo sostenibile al centro di ogni nostra azione. Per poter fare questo serve da un lato il coraggio di fare scelte chiare verso la neutralità carbonica e dall’altro una programmazione ben definita, perché non si può raggiungere questo importante obiettivo solo attraverso azioni tampone. Il nostro territorio ha già intrapreso alcuni passi importanti attraverso, ad esempio, la partecipazione ad European Green Capital e la costituzione dell’Alleanza per la neutralità carbonica della Provincia di Parma che devono essere capitalizzati e messi a sistema. Economia rigenerativa, transizione ecologica e felicità delle persone, sono fattori tra loro strettamente connessi, che possono fare da leva reciproca per migliorare la qualità della vita di tutti noi». 

Maria Paola Chiesi, Presidente del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma ha ribadito bisogni ed impegni. «Dobbiamo tutti essere consapevoli della gravità dell’emergenza climatica e dell'urgenza dell'azione, per contrastare il cambiamento in atto. Se vogliamo vincere questa sfida, abbiamo il dovere di mettere da parte gli interessi individuali e di assumerci collettivamente una nuova responsabilità: quella di salvare il nostro pianeta. Questo significa, innanzitutto, operare nel territorio in cui viviamo: ricordiamoci che tanti piccoli gesti individuali, insieme, possono contribuire al raggiungimento di traguardi importanti. Mettere a dimora nuovi alberi, come si propone il progetto KilometroVerdeParma, è appunto un gesto semplice, democratico, perché alla portata di tutti, ma efficace, per quanto non risolutivo: permette, infatti, di rimuovere anidride carbonica dall'aria, così da mitigare gli effetti del riscaldamento. Non è l'unico effetto positivo associato agli interventi di forestazione: pensiamo alla tutela della biodiversità, alla mitigazione delle isole di calore, alla regimazione delle acque, alla creazione di spazi di socializzazione, che rendono più vivibili e partecipate le nostre città». 

Le conclusioni del Direttore Generale del Comune di Parma, l’Avvocato Pasquale Criscuolo hanno testimoniato “un’azione corale dell’Amministrazione Comunale cha sta mettendo in campo sforzi a livello programmatico ed operativo coinvolgendo nel progetto ben 6 Settori dell’Ente. Il perseguimento degli obiettivi con cui guardiamo al 2030 include per il Comune un ruolo di regìa territoriale, azioni e programmi che riguardano ambiti trasversali dove declineremo strategie, risorse ed indicatori di risultato catalizzando proposte e contributi di altre istituzioni e dalle tante qualificate realtà private e dagli stakeholder dei vari distretti. Con senso di orgoglio pensiamo a questo percorso in cui camminiamo insieme a grandi capitali d’Europa e ad altre straordinarie città italiane. Sappiamo che per traguardare i necessari ed importanti obiettivi ambientali a cui tendiamo, da qui al 2030, è necessaria soprattutto un’efficace capacità d’ingaggio verso la comunità e la società civile. Dobbiamo  riuscire a far sentire, chi vive il territorio, il protagonista e non solo destinatario della neutralità climatica di Parma”. 

Già dal prossimo mese di gennaio, proprio nell’ottica della partecipazione e della condivisione, si apriranno i tavoli tematici che raccoglieranno contributi utili alla costruzione delle direttrici del Piano d’Azione: ossia il programma strategico territoriale, di cui il Comune di Parma sarà capofila, per realizzare la roadmap verso il 2030. 

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