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Parma in rosa: al terzo posto in regione per presenza di avvocatesse

L’Emilia-Romagna è la regione più rosa. Nella regione gli Ordini con più donne sono quelli di Modena (53,9%), di Bologna (53,5%) e di Parma (53,3%)

L’Emilia-Romagna è la regione italiana con la maggiore presenza di donne avvocato, rappresentano cioè il 54,9% del totale della categoria. Al secondo posto di questa classifica troviamo il Piemonte (54,5%), seguito da Umbria (54,3%) e Toscana (53,8%), regioni “rosa” di un Centro Italia che si assesta al 50% di presenza femminile, a differenza del Nord dove il sorpasso è avvenuto da tempo dato che le donne avvocato nel 2022 erano già il 51,4% del totale. Il Distretto giudiziario italiano con la presenza femminile più elevata risulta essere quello di Bologna che, con il 52,6%, precede Brescia (52,5%) e Perugia (52,2%). A livello regionale, invece, per quanto riguarda gli Ordini spiccano quelli di Modena (53,9%), di Bologna (53,5%), di Parma (53,3%), di Piacenza (52,9%), di Ravenna (52,8%), di Reggio Emilia (52,7%), di Ferrara (52,3%) e di Forlì (51,5%).

“Dopo l’emergenza Covid – spiega Antonello Martinez, presidente dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa – è ripresa la corsa in avanti delle avvocatesse che sono state più colpite dall’impatto dell’emergenza pandemica specie nella gestione dei figli o di altri familiari fragili. Nel 2022 sono aumentate di oltre 3.800 unità dopo lo stop del 2021. Solo nel Sud Italia siamo quattro punti sotto il 50%”. Nel 1985 le donne avvocato in Italia erano 3.450, pari al 9,3% del totale, 36 anni più tardi, nel 2022, il loro numero ha toccato quota 111.415, cioè il 49,4 % del totale, dato in aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente (2021: 115.250, 47,7% del totale). Il 57,9% degli avvocati under 35 è donna, così come il 55,6% nella fascia di età 35-44 anni.

La Valle d’Aosta è la regione nella quale le donne avvocato hanno il reddito medio più elevato (43.703 euro), seguita dalla Lombardia (43.232 euro) e dal Trentino – Alto Adige (40.530euro). L’Emilia-Romagna si classifica all’ottavo posto di questa classifica con un reddito medio di 31.405 euro. Calabria (13.413 euro), Basilicata (15.129 euro) e Molise (15.556 euro) sono invece quelle dove il reddito medio delle professioniste è più basso.

“I dati della Cassa Forense – aggiunge Antonello Martinez - evidenziano ancora in tutte le regioni un divario di genere, in termini di retribuzione, abbastanza netto fra uomini e donne: il reddito di queste ultime, infatti, è generalmente inferiore di oltre la metà rispetto a quello dei loro colleghi e non che svolgano un lavoro di inferiore qualità. Siamo tutti chiamati a cambiare mentalità con i fatti su questo aspetto”.

Il divario reddituale è particolarmente evidente in Lombardia, dove le donne avvocato percepiscono in media il 60,3% in meno rispetto ai colleghi uomini ma anche in Emilia Romagna, dove percepiscono il 52,1% in meno (pari a € 31.405 euro vs € 65.575 euro), mentre le regioni dove la sperequazione è meno marcata sono la Valle d’Aosta (30,1% in meno, pari a 43.703euro vs 62.512), la Sardegna (39,8% in meno, pari a 21.481 euro vs 35.695) e il Friuli - Venezia Giulia (45,6% in meno, pari a 34.081 euro vs 62.629). 

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