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Martedì, 30 Aprile 2024
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Piano sosta, Europa Verde: "Destinare gli introiti al trasporto pubblico"

"Le forze politiche populiste non perdono l’occasione per soffiare sul fuoco del malcontento individuale"

"Europa Verde condivide la necessità - si legge in una nota - di regolamentare meglio la sosta delle auto in città, per il benessere di tutti, in considerazione dello squilibrio modale degli spostamenti, ancora troppo sbilanciati sul trasporto privato e in contrasto con gli obiettivi che il Comune di Parma si è dato, nell’ambito di processi democratici partecipati, con l’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e del Piano di Azione per l’Energia, Sostenibile e il Clima.

Come succede ogni volta che si cerca di migliorare le cose attraverso una regolamentazione che guarda al benessere collettivo, le forze politiche populiste non perdono l’occasione per soffiare sul fuoco del malcontento individuale. Per Lega e Fratelli d’Italia anche in futuro la libertà di movimento è legata all’obbligo di possedere un’auto: una soluzione che costringe le famiglie a costi enormi per l’acquisto, la manutenzione e l’alimentazione del mezzo.

In realtà non sembra che oggi Parma sia così ostile alle auto, visto che ce ne sono circa 123.000 sul territorio comunale e che occupano una superficie pari a sei volte il Parco Ducale, restando in sosta inutilizzate per il 95 % del tempo. Altre città europee che hanno puntato decisamente al trasporto pubblico e dove l’uso delle auto è molto inferiore, la qualità della vita è migliore, ci sono meno emissioni inquinanti, meno pericoli sulle strade e più spazio per le persone.

Bene, quindi, l’iniziativa della Giunta comunale di un piano che dà valore alle aree occupate dai veicoli, pur con molte deroghe e facilitazioni a chi ancora non è abituato o non può usare mezzi migliori. È necessario, tuttavia, che gli introiti siano investiti interamente nel potenziamento e nel miglioramento del trasporto pubblico sia urbano che extraurbano, nell’aumento dei mezzi in condivisione e nel miglioramento della rete ciclabile. Solo così il Piano sosta può compiutamente rispondere alla necessaria transizione della mobilità. Altrimenti si ripete l’operazione scorretta che abbiamo visto con la riduzione del capitale di SMPT: 4,6 milioni di euro presi dal trasporto pubblico e destinati ad altro.

Infine sarebbe auspicabile una maggiore coerenza tra le politiche comunali. Ad esempio, con la riduzione dei permessi (27 tipologie diverse sono veramente troppe) per l’accesso alle ZTL, per lasciare spazio a chi ne ha veramente bisogno, e progettando strutture che non siano raggiungibili con l’uso esclusivo della vettura privata, come purtroppo avverrà con il centro sportivo ex Cral Bormioli, solo per fare un esempi" 

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