rotate-mobile
Attualità

Primo caso di West Nile nell'uomo a Parma, Bassetti: "Ne seguiranno tanti altri ma non c'è da preoccuparsi"

Il noto virologo: "Nella maggioranza dei casi non dà problemi, ma nelle persone più anziane e fragili può addirittura portare paralisi, encefalite e morte"

"L'avevo detto che sarebbe arrivato. Il caso di West Nile nell'uomo", segnalato in un donatore di sangue nella provincia di Parma "sarà probabilmente il primo di una lunga serie. Ma non c'è da allarmarsi, né da preoccuparsi. Va detto che il modo migliore per combattere la West Nile è quello di fare la disinfestazione". Lo afferma all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, commentando il primo caso di West Nile nell'uomo del 2023.

"Si è verificato tra l'altro in una regione come la Emilia Romagna dove sappiamo bene che cosa è successo, quindi non escluderei che il caso possa essere legato in qualche modo all'alluvione - aggiunge Bassetti - l'Emilia Romagna negli anni passati era stata meno interessata rispetto al Veneto, al Friuli Venezia Giulia". La disinfestazione "andava fatta a maggio o a giugno, adesso si fa con le zanzare adulte, ma è importante farla perché, appunto, le zanzare possono trasmettere anche questa infezione, che nella maggioranza dei casi non dà problemi, ma nelle persone più anziane e fragili può addirittura portare paralisi, encefalite e morte"

Quanto è pericolosa la febbre del virus del Nilo

Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Primo caso di West Nile nell'uomo a Parma, Bassetti: "Ne seguiranno tanti altri ma non c'è da preoccuparsi"

ParmaToday è in caricamento