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"Street tutor inutili, serve la polizia nei quartieri"

Attacco congiunto di Pietro Vignali e Fabrizio Pallini sul ritorno dei vigili di quartiere: " E lì lo spaccio è un fenomeno ormai cronico, i furti e le risse sono all’ordine del giorno, l’occupazione delle case è un problema non risolto: chi arriva si fa una pessima idea"

"Dopo il grido d’allarme di commercianti e residenti del San Leonardo, ora apprendiamo con stupore che la soluzione dell’amministrazione è far ripartire gli inutili Street tutor proprio in un quartiere con grossi problemi di spaccio, maxi risse e sicurezza". Intervengono così l'ex sindaco Pietro Vignali e il presidente dell'associazione I Nostri Borghi Fabrizio Pallini. "Iniziati con conferenza stampa in pompa magna dal sindaco e assessore nel San Leonardo a ottobre 2022 hanno fatto servizio fino a dicembre 22. Poi sono spariti per tre mesi, hanno ricominciato a marzo 23 fino a giugno 23, poi sono scomparsi di nuovo fino ad adesso, ora ripartono per soli altri 4 mesi. Ma come si fa a gestire un servizio con queste modalità ad intermittenza come le luci di un albero di natale? Già non possono intervenire ma solo segnalare, fanno un servizio ridotto solo 3 giorni alla settimana per 5 di turno come indicato nel bando, siamo sicuri che davvero siano la panacea di tutti i mali in un quartiere poi cosi problematico?".    

"La cosa più grave è che il servizio non doveva essere avviato, perché non avrebbe mai dovuto essere interrotto, se davvero ritenuto utile   Perché viene sospeso poi, di nuovo, ripristinato a spot, e solo per pochi mesi? Perché la determina 1259 / 2024 si rifà di nuovo a un bando temporaneo, con termine massimo ad agosto? Perché ad agosto spacciatori, senzatetto, fantasmi rissaioli della società andranno al mare? L’anno scorso in giugno gli street tutor erano stati spostati in centro, come se degrado e problemi si spostassero in base alle stagioni.  Il san Leonardo è la porta della città, li si arriva dall’autostrada e dalla stazione. E lì lo spaccio è un fenomeno ormai cronico, i furti e le risse sono all’ordine del giorno, l’occupazione delle case è un problema non risolto: chi arriva si fa una pessima idea della nostra città. E l’amministrazione pensa di risolvere questi problemi con poche ore al giorno, per alcuni giorni alla settimana e per qualche mese di street tutor?  Gli anglicismi, chiamarli “street tutor” non serve per risolvere i problemi, e rischia di essere fuorvianti: nonostante l’impegno possono solo segnalare e non intervenire. Un po’ poco in una città dove è stato condivisa la necessità dell’arrivo dell’esercito-insiste. Dovrebbero poter fare qualcosa di più che segnalare…  La polizia Municipale deve uscire dagli uffici e andare nelle strade. Servono vigili di quartiere veri, nuclei specializzati di polizia municipale per la sicurezza e il decoro e nuclei cinofili, come c’erano a Parma e come tuttora sono in altre città. Servono presidi fissi e mobili di agenti e pattugliamenti che non vadano in ferie e non si fermino col primo buio. E controlli condominiali per verificare permessi di soggiorno, le condizioni igienico sanitarie e la regolarità dei contratti d’affitto.   Servono poi fatti, non parole. A Parma dicono “putost che njent mej putost”, ma non vale per l’ordine pubblico. Non bastano promesse di riqualificazione a mezzo stampa o ai cittadini, a cui regolarmente non seguono i fatti, ma servono azioni. Solo così potremo ridare a Parma un’ingresso decoroso, pulito, degno della città che dobbiamo tornare ad essere”.

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