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Treni, ecco come funziona la bodycam

Le videocamere saranno sempre attive ma sarà attivata la registrazione solo a discrezione dell’operatore. Tutti i nuovi convogli sono dotati di telecamere e di un sistema di videosorveglianza live. Cavandoli: "Avanti così"

"Un’importante iniziativa, quella della sperimentazione in Emilia Romagna delle bodycam per i capitreno di Trenitalia, a tutela della sicurezza tanto dei passeggeri quanto del personale viaggiante". Così Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega, ha commentato la sperimentazione che da marzo sarà attuata sui convogli emiliano-romagnoli.

L’adesione, su base volontaria, è stata di trenta capitreno che hanno scelto di aderire a questo progetto. Le videocamere saranno sempre attive ma sarà attivata la registrazione solo a discrezione dell’operatore, a garanzia tanto della privacy dei viaggiatori quanto della sicurezza dei capitreno stessi in caso di comportamenti minacciosi o aggressivi. Inoltre, tutti i nuovi treni regionali sono dotati di telecamere e di un sistema di videosorveglianza live: in caso di necessità il capotreno può contattare direttamente, attraverso un numero dedicato, la Polizia Ferroviaria per richiedere un intervento immediato. "Un risultato concreto per rendere più sicuro il viaggio sui treni in Emilia Romagna, raggiunto grazie all’impegno profuso dal MIT guidato da Matteo Salvini, che da subito si è speso a garanzia di maggiore sicurezza sui treni e nelle stazioni a partire dalla costituzione di Fs Security, società nata proprio per garantire questo obiettivo.  Avanti così".


 

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