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Upi e Prefettura, firmato il protocollo di legalità

Le imprese potranno chiedere, nei riguardi dei propri fornitori, il rilascio della comunicazione antimafia per i contratti di importo superiore a 100.000 euro ovvero della informazione antimafia qualora detto importo superi i 150.000 euro

Con la firma avvenuta oggi in Prefettura, alla presenza del Prefetto Antonio Garufi, il Presidente dell’Unione Parmense degli Industriali Gabriele Buia ha formalizzato l’adesione al protocollo di legalità firmato da Ministero dell’Interno e Confindustria a giugno 2022. Nella stessa circostanza anche il Presidente della Sezione dei Costruttori Edili ed Affini della provincia di Parma, Carlo Bucci, ha aderito ad analogo documento pattizio siglato ad agosto del 2021 tra il Dicastero dell’Interno e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE). Attraverso questa adesione, l’Unione Parmense degli Industriali potrà accedere alla Banca dati Nazionale unica Antimafia – B.D.N.A. – e conseguentemente chiedere l’informazione antimafia per le imprese associate che intenderanno aderire. Queste ultime, a loro volta, potranno chiedere, nei riguardi dei propri fornitori, il rilascio della comunicazione antimafia per i contratti di importo superiore a 100.000 euro ovvero della informazione antimafia qualora detto importo superi i 150.000 euro. Termini e modalità similari sono previsti per l’attuazione del protocollo Interno-ANCE, in quanto la Sezione dei Costruttori Edili ed Affini della provincia di Parma potrà direttamente acquisire, per conto delle imprese associate aderenti, la documentazione antimafia riferita a fornitori e subappaltatori. “L’attività di prevenzione e contrasto delle infiltrazioni mafiose nella ricca economia parmigiana e parmense è sempre al centro dell’impegno della Prefettura di Parma – ha tenuto a sottolineare il Prefetto Garufi – come testimoniato dalle cinque interdittive emesse quest’anno, delle 4 adottate nel 2022 e 9 nel 2021. L’adesione degli industriali e dei costruttori edili ai rispettivi protocolli di legalità, che estende l’ambito applicativo delle cautele antimafia ai rapporti, di squisita natura privatistica, tra imprese del sistema confindustriale, si rivela particolarmente significativa del comune intento di preservare l’economia legale dal rischio di inquinamenti criminali". Dal canto loro i Presidenti Buia e Bucci hanno evidenziato l’impegno così assunto a promuovere, a livello territoriale, l’adesione tra i propri associati.

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