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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Cortile San Martino / Strada Burla

Carcere, detenuto spintona e prende a pugni due poliziotti: feriti in ospedale

Si tratterebbe di un magrebino trasferito appena arrivato a Parma da un altro carcere

Nella mattinata del 3 luglio un detenuto magrebino, trasferito da poco presso gli Istituti Penitenziari di Parma, a seguito di provvedimento di allontanamento da altro istituto, al pari di alcune decine di ulteriori reclusi, arrivati, recentemente, da altri penitenziari del distretto, avrebbe aggredito, per futili motivi, due poliziotti penitenziari, spintonandoli e colpendoli con alcuni pugni al volto.

Lo stesso detenuto, già nello scorso fine settimana, avrebbe messo a dura prova il personale in divisa, rendendosi protagonista di diverse condotte infrattive, unitamente ad un’altra mezza dozzina di reclusi che, oltre ad inscenare comportamenti pregiudizievoli per la sicurezza dell’istituto, avrebbero anche compiuto gesti autolesivi, nel tentativo di sottrarsi a quanto previsto dalle regole penitenziarie vigenti. I poliziotti aggrediti sarebbero, tuttora, in attesa di essere visitati dai sanitari del pronto soccorso dell'Ospedale Maggiore per valutare le conseguenze della violenta aggressione subita.

"Questa ennesima aggressione ai danni del personale di Polizia Penitenziaria conferma - si legge in una nota della Fns Cisl - ancora una volta, quanto da questa organizzazione sindacale sottolineato e denunciato da tempo, in merito all’impossibilità di gestire una così alta concentrazione di detenuti intemperanti, avendo dimezzato, presso il padiglione Media Sicurezza del carcere ducale, le sezioni ove poterli destinare. Auspichiamo che l’Amministrazione Penitenziaria prenda atto dell’innegabile gravità delle conseguenze che le erronee scelte sulla rivisitazione dei circuiti detentivi, ancora in atto, stanno avendo sulla gestione dell’Istituto e ritorni sui propri passi, ripristinando la precedente organizzazione della media sicurezza che garantiva la possibilità di suddividere, in almeno 4 o 5 sezioni detentive, i reclusi maggiormente intemperanti e gestire, quindi, in maniera consona e funzionale, eventuali esigenze, legate all’ordine ed alla sicurezza interna ma anche all’incolumità degli operatori penitenziari, di tenere separati tali detenuti per motivi disciplinari e/o di opportunità"

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