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Cronaca

Integrazione, lettera della mamma di Mirko, un ragazzino Down: "I nostri figli sono numeri?"

Lettera di Lucia, la madre di Mirko, un ragazzino down, al sindaco Federico Pizzarotti: "Rinnovi il bando, tornare indietro si può ancora" è questa la richiesta della mamma che racconta la quotidianità della vita con suo figlio e l'importanza della continuità educativa nel suo percorso

Lettera di Lucia, la madre di Mirko, un ragazzino down, al sindaco Federico Pizzarotti: "Rinnovi il bando, tornare indietro si può ancora" è oquesta la richiesta della mamma che racconta la quotidianità della vita con suo figlio e l'importanza della continuità educativa nel suo percorso. 

LA LETTERA - Egregio Sindaco -si legge nella lettera di Lucia Imperatrice- sono la mamma di Mirko, un ragazzino con la Sindrome di Down che frequenta la scuola superiore di Parma. Sono qui a scriverle in quanto, nonostante il tempo sia passato, non ci sono ancora certezze circa il futuro dell’integrazione scolastica per nostri figli. In questi mesi abbiamo sentito tante versioni, poi smentite, tante polemiche e discussioni, tante chiacchiere, forte è stata la nostra richiesta di rinnovo del bando ma, ad oggi ancora  non abbiamo ricevuto risposte. 

E allora grazie per lo stress, per l’esasperazione e per lo stato d’incertezza in cui ci costringe ancora a vivere. Sono cinque mesi che sento parlare dei nostri figli solo come numeri e percentuali da sistemare per far quadrare il bilancio. E’ questo quello che rappresentano per Lei signor Sindaco? In attesa di una risposta, spendo due parole per farle conoscere mio figlio. 

Mirko è un ragazzino che nonostante la sua disabilità ha raggiunto un buon grado di autonomia, questo sicuramente grazie al lavoro sinergico che in questi anni è stato fatto da tutti coloro che lo hanno accompagnato: educatori, insegnanti, terapisti, insieme alla famiglia. La strada è stata tutta in salita e a volte la stanchezza  ha preso il sopravvento. 

Niente è stato mai fatto a caso per lui, ogni scelta, ogni passo da percorrere, ogni parola usata per sostenerlo è stato il frutto di una attenta osservazione, valutazione e riflessione, ogni azione messa in essere è stata sempre prima immaginata e poi proiettata al futuro. Già il futuro anche i nostri ragazzi hanno diritto ad un futuro. Ed è questo il pensiero che ci accompagna. 

La scuola per i nostri figli rappresenta un’esperienza irripetibile, che mai potranno rivivere nella loro vita: la possibilità di confrontarsi con coetanei e vivere insieme a loro dinamiche di “normalità”, è lì che  imparano, osservando i loro compagni, ad avere comportamenti corretti e sociali ed è ancora lì che acquisiscono quelle competenze che gli serviranno per il loro futuro. Gli educatori sono i primi specialisti in questo e per Mirko è stato fondamentale avere accanto persone attente, sensibili, brave a cogliere  bisogni spesso celati da silenzi e comportamenti oppositivi. 

In questo percorso ho potuto osservare che ogni qualvolta c’è stato un cambiamento nella figura di riferimento c’è stato un “blocco”  e abbiamo dovuto ricominciare. Spero che nella descrizione ho potuto fornirle un dato personale che forse rispecchia tante altre situazioni. Signor Sindaco: i nostri figli non sono numeri o percentuali da sistemare, sono un investimento per il futuro. L’ottica del risparmio spesso acceca, la visuale si fa più corta. Questi ragazzi, invece, hanno bisogno di una progettualità a lungo termine affinché un giorno possano essere adulti autonomi nella loro semplicità. Quello che spendiamo oggi lo potremo risparmiare domani. La qualità del lavoro con i nostri ragazzi può essere garantita solo dalla continuità del servizio. Basta giocare d’azzardo sulla pelle dei nostri figli, ascolti la richiesta dei genitori. Rinnovi il bando, tornare indietro si può ancora". 

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