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Cronaca Noceto

In giro con i coltelli in tasca a caccia di ragazzini da bullizzare, poi i post sui social: il modus operandi della baby gang accusata di tentato omicidio

La ricostruzione fatta dalla procura racconta di serate passate in giro per i locali del Parmense seguite da parole e spesso fatti sfociati in violenza

Se ne andavano in giro per i locali della provincia con i coltelli in tasca a caccia di ragazzini da bullizzare. Prima le minacce e poi la rissa, infine i post su Facebook dei coltelli usati come trofeo delle serate ad alto tasso di violenza.

Il modus operandi della baby gang del tentato omicidio di Noceto, tre ragazzi di 17, 18 e 19 anni con precedenti per rissa e aggressioni, era identico: la ricostruzione fatta dalla procura racconta di serate passate in giro per i locali del Parmense seguite da parole e spesso fatti sfociati in violenza verbale e fisica: per agganciare il pretesto dietro il quale dare avvio alle discussioni spesso diventateliti o risse, usavano l'arma della banalità. Futili motivi, per lo più, o come nel caso del 17enne accoltellato a Noceto, situazioni da ricondurre a screzi di qualche tempo prima. Tanto è bastato per tirare fuori un coltello che ha innescato quel fendente diventato il simbolo di una violenza giovanile sempre più accentuata nel corso di questi ultimi termpi e che solo per questione di una manciata di centimetri non si è rivelato letale.

Proprio l’aggressione di Noceto è apparsa come la punta dell'iceberg di un fenomeno giovanile  che sempre più spesso dirotta le proprie frustrazioni nel tunnel della violenza: proprio uno dei due maggiorenni coinvolti risulta  addirittura già indiziato della partecipazione ad altri episodi di violenza giovanile.

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