rotate-mobile
Cronaca

Incendio in carcere, un detenuto dà fuoco alla sua cella per protesta: due agenti intossicati

Sappe: "Chiederemo specifica onoreficenza ai due poliziotti per il grande atto di altruismo dimostrato nel salvare una vita umana"

Ancora proteste dei detenuti all'interno del carcere di via Burla a Parma. Nella giornata di ieri, giovedì 13 gennaio, un detenuto magrebino con problemi psichiatrici avrebbe appiccato il fuoco ad un materasso. Le fiamme si sarebbero poi propagate a tutta la cella: l'incendio ha provocato la fuoriuscita di fumo. Due poliziotti penitenziari sono intervenuti per spegnere l'incendio ed hanno evacuato gli altri sei detenuti presenti nel reparto. I due agenti sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Parma: hanno avuto una prognosi di sette giorni per intossicazione. Il fumo ha reso inagibile il reparto per oltre un'ora ed ora è inagibile.

"Questa è la palese dimostrazione - sottolinea Errico Maiorisi, vice segretario regionale del Sappe commentando l'episodio - delle inesistenti misure di sicurezza per il regolare svolgimento dei compiti istituzionali della polizia penitenziaria, dovuta all'assenza di coperte ignifughe per eventuali incendi, alla mancanza di maschere antigas e pertanto delle minime condizioni di sicurezza a tutela della salute del personale. A questo si aggiunge l'impossibilità di gestire detenti con problemi psichici che non possono essere trattati da personale di polizia in sostituzione di quello medico per colpa delle mancate assegnazioni alle Rem. Chiederemo specifica onoreficenza ai due poliziotti per il grande atto di altruismo dimostrato nel salvare una vita umana, mettendo a repentaglio la propria". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Incendio in carcere, un detenuto dà fuoco alla sua cella per protesta: due agenti intossicati

ParmaToday è in caricamento