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Inceneritore - Pizzarotti: "Da smantellare", Bernazzoli: "E' inevitabile"

Dibattito acceso tra i candidati davanti alle questioni della gestione dei rifiuti e dell'apertura dell'inceneritore. Auditorium gremito, oltre 900 persone e un centinaio rimaste fuori per mancanza di posti

Ballottaggio imminente e resa dei conti davanti alla platea gremita da oltre novecento persone all'Auditorium Paganini per i due candidati sindaco di Parma, moderati per l'occasione dal direttore di Teleducato Pietro Ferraguti. Gcr, le soluzioni alternative alla messa in funzione del termovalorizzatore, le proposte dall'Olanda e l'esempio virtuoso di Ponte nelle Alpi tra rimbalzi di responsabilità e diverse modalità di attuazione di quello che da entrambe le parti viene percepito come un cambiamento necessario. Nessuna bacchetta magica per ora per Vincenzo Bernazzoli, Pd, che sostiene la praticabilità di due sole strade per risolvere il problema rifiuti a Parma: inceneritore o discarica. "Nessuno gode a realizzare un impianto, ma una risposta ai cittadini la si deve dare, può essere migliorato e se ci fosse stata un'alternativa l'avremmo presa in considerazione. Chi si prende la responsabilità di fare una discarica? Richiederebbe anche tempi lunghi tra burocrazia, scelta del luogo e accettazione da parte della gente. Intanto vogliamo finire come Napoli?". "Come si può pensare di sostenere la Food Valley costruendo un inceneritore? - Federico Pizzarotti, Movimento Cinque Stelle - I rifiuti sono da considerarsi come risorsa, è necessario trovare soluzioni alternative".

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Obiettivo rifiuti zero per entrambi i candidati, incentivando la differenziata con una graduale riduzione del residuo non riciclabile. Secondo Bernazzoli, pur puntando al ragggiungimento del 70% della differenziata entro il 2017 è tuttavia imprescindibile l'incenerimento; percorribili, invece, secondo Pizzarotti le soluzioni alternative proposte da Gcr come lo smantellamento della struttura di Ugozzolo da parte della ditta olandese, e la direzione verso una raccolta differenziata che si avvicini il più possibile al 100%, con trattamenti meccanici biologici per lo smaltimento del residuo. Un alterco degenerato in fischi per il candidato Pd dopo l'affermazione: "Non si può fare una campagna dicendo che l'inceneritore fa venire il cancro ai bambini senza averne le prove".

Stoccate lanciate a vicenda tra i candidati, con Bernazzoli che chiede in concreto all'avversario cosa farebbe davanti ai 180 milioni di penali da pagare con lo smantellamento e le tasse per i cittadini, e Pizzarotti che ribatte chiedendo, in nome della trasparenza, di rendere noti i documenti che attestino questi costi, assieme allo stato di avanzamento dei lavori. E davanti all'eventualità dell'attivazione del termovalorizzatore la domanda rivolta al candidato Pd sulle modalità di smaltimento dei rifiuti di scarto prodotti, la proposta di Bernazzoli di una conversione nell'ambito di materiali per l'edilizia. "Tu ci vivresti in una casa fatta di materiali che provengono dagli scarti dell'inceneritore?", incalza Pizzarotti.

"Si parla di ambiente, un tema che mi è da sempre molto caro, ma nei comportamenti quotidiani dei cittadini spesso non si va in questa direzione – incalza Bernazzoli – basti pensare a quanti, pur sapendo l'inquinamento provocato dalla propria auto, non se ne privano per i propri spostamenti. Probabilmente l'aria che entrerebbe nel termovalorizzatore sarebbe più inquinata di quella che fuoriuscirebbe" – afferma Bernazzoli. Proposta di Bernazzoli accolta con favore dalla platea l'inserimento di Gcr nella commissione controllo relativa all'inceneritore.

Significativa la testimonianza offerta dall'assessore all'ambiente di un piccolo comune del bellunese, Ponte nelle Alpi. Attraverso l'impegno comune di tutti i cittadini, si parla di 8500 persone, racconta Ezio Orzes, si è riusciti a passare da una raccolta differenziata attestata al 23%, al 90%, diventando il comune più virtuoso d'Italia. "Dopo aver speso per anni milioni di euro per lo smaltimento di rifiuti abbiamo capito che si tratta di una risorsa, parlando con i cittadini e i ragazzi nelle scuole abbiamo deciso insieme di abbattere i costi dello smaltimento incentivando la differenziata, creando ecocentri, introducendo la tariffa puntuale sulla base del principio del 'Più differenzi, meno paghi', riuscendo ad abbattere i costi precedenti e anche a creare occupazione. Quanto ci abbiamo messo? Sei mesi. In Veneto dal 2004 è il sistema in assoluto meno costoso per i comuni, oltre 200 imprese lavorano nell'industria del riciclo, perchè i rifiuti sono energia che non possiamo buttare via. Altro che inceneritore". Obiezioni in merito alla differenza di situazione tra un centro di 8500 abitanti e Parma da parte di Bernazzoli, un esempio percorribile e auspicabile secondo Pizzarotti. "Immaginate Parma con un impianto finito e materiali da bruciare – si rivolge alla folla Orzes – e poi pensate al coraggio di rinunciare a questa scelta, andando con responsabilità verso un futuro diverso. Come diceva Einstein, non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che lo ha generato".

Confronto Bernazzoli Pizzarotti auditorium Paganini 16-5-2012

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