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Cronaca Fontanellato

"Sua figlia ha investito un uomo, servono soldi": ecco la truffa dell'incidente

Una 87enne non è caduta nella trappola: ecco come ha fatto

"Sua figlia ha investito un uomo durante un incidente stradale e bisogna pagare le spese legali”. È con questo stratagemma che un 41enne originario della Campania, fingendosi carabiniere, avrebbe prima telefonato a una 87enne di Fontanellato, per poi presentarsi poco dopo in veste di avvocato per ritirare i soldi.

Un raggiro ben congeniato che però non ha affatto convito la donna la quale, anche con l’aiuto dei vicini di casa è riuscita a mettere in fuga il truffatore.
L’episodio ha visto quale protagonista suo malgrado, una 87enne di Fontanellato, che in un tranquillo pomeriggio di qualche mese ha ricevuto sulla sua utenza di casa alcune telefonate da parte di un sedicente carabiniere prima e di un finto avvocato dopo che in sostanza come si dice “con artifizi e raggiri” l’anno indotta a credere che la figlia avesse combinato un bel guaio e che per uscirne avrebbe dovuto sborsare 8 mila euro. La tecnica è sempre la stessa, tutti ne parlano, tutti la pubblicizzano, ma purtroppo è quasi sempre efficace.

In questo caso il raggiro è stato interrotto sia dall’intuizione avuta dalla vittima che dall’intervento di alcuni vicini di casa, che come si sa, nei piccoli centri costituiscono ancora quella rete di protezione e mutuo soccorso estremamente efficace. Infatti la vittima, seppure dubbiosa, ha racimolato tutti i contanti e tutto l’oro che aveva in casa e dopo averlo messo in una busta è uscita di casa per consegnarlo al finto avvocato, che nel frattempo l’aveva raggiunta.

Ma prima della consegna, i vicini di casa, allarmati dalla presenza di uno sconosciuto che stava interagendo con l’anziana e intuendo quello che stava accadendo, si sono messi ad urlare, impedendo alla donna di consegnare la busta e mettendo in fuga il truffatore. Dopo essersi ripresa ed aver capito di averla scampata bella, la vittima, accompagnata dalla figlia si è recata presso i carabinieri di Fontanellato ed ha sporto denuncia.

A questo punto sono partite le indagini per cercare di identificare l’autore, indagini in questo caso particolarmente articolate e complesse, vista la natura del reato, i cui autori si muovono come fantasmi, senza lasciare tracce. Utilizzano auto noleggiate con documenti falsi, utenze cellulari intestati a persone inesistenti, nessuna presenza sui territori nei quali colpiscono, dove si limitano ad interagire con le vittime.

Ma i Carabinieri di Fontanellato, quelli veri hanno cominciato ad acquisire le immagini registrate dai sistemi di video sorveglianza “live” del Comune di Fontanellato, incrociandole con le informazioni acquisite attraverso altri sistemi di rilevazione elettronica presenti sul territorio. Da qui i primi risultati investigativamente apprezzabili che ulteriormente sviluppati hanno portato le indagini in una direzione ben precisa. Particolarmente apprezzabili sono state poi le testimonianze acquisite, che hanno permesso di circoscrivere ulteriormente il perimetro investigativo.

Tassello dopo tassello il puzzle è stato composto ed il responsabile è stato individuato. Si tratta di un 41enne originario della Campania, già gravato da segnalazioni di polizia per fatti analoghi, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Parma in stato di libertà perché ritenuto responsabili del reato di tentata truffa aggravata.

"Da questo emblematico caso - spiegano i carabinieri - prendiamo spunto per raccomandare a tutti i cittadini la massima prudenza e per ricordare che i veri carabinieri non chiedono soldi e non minacciano di trattenere in arresto i parenti di nessuno. Dunque è necessario prestare la massima attenzione e, per qualsiasi dubbio, è sempre bene chiamare il numero 112" 

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