rotate-mobile
Incidenti stradali

Positiva alla cocaina tamponò un 70enne in motorino che poi morì: 2 anni e 2 mesi di reclusione

La vicenda è stata seguita da Giesse Risarcimento Danni di Parma

Due anni e due mesi di reclusione (in abbreviato) e patente sospesa per 24 mesi.  Si è concluso in questo modo il processo a E.F., la 49enne di Reggio Emilia che il 12 luglio 2022, ad Albinea, tamponò con la sua auto il 70enne Maurizio Cagni, che procedeva nella stessa direzione in motorino, facendolo cadere e causandogli ferite che si dimostrarono poi fatali. Dai risultati delle analisi del sangue, effettuate successivamente alla donna, emerse la sua positività alla cocaina.

Nel capo d’imputazione, formulato dal pubblico ministero Maria Rita Pantani si legge infatti che la 49enne era “in stato di alterazione psicofisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, con accertamento eseguito mediante analisi chimica dei campioni dei liquidi biologici prelevati, nei quali è stata rilevata la presenza di cocaina”.

La famiglia Cagni è assistita da Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime della strada, e non era parte civile nel processo.

L’incidente avvenne alle 10.30 in via Vittorio Emanuele II, ad Albinea. Due telecamere di video-sorveglianza presenti in zona hanno permesso di ricostruire quanto accaduto. Nei filmati si vede passare dapprima il motorino Aprilia, con a bordo il 70enne, e poi, subito dopo, la Ford Ka della donna che, a folle velocità, lo raggiunge e, non riuscendo ad evitarlo, lo tampona facendolo sbalzare dalla sella. 

L’uomo venne ricoverato in gravi condizioni all’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia ma pochi giorni dopo, il 17 luglio, morì. Oggi la sentenza di condanna, pari a due anni e due mesi di reclusione, che la difesa dell’imputata ha chiesto di poter convertire in una pena sostitutiva (su cui il giudice si è riservato).

“Siamo rimasti soddisfatti, insieme alla famiglia, della sentenza del giudice – commenta Paolo Notari, responsabile della sede di Giesse Risarcimento Danni a Parma – E quindi del fatto che è stata dimostrata la colpevolezza dell’imputata. Tuttavia, rimane qualche perplessità sull’entità della pena e siamo curiosi di leggere le motivazioni, per le quali il giudice si è preso 60 giorni”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Positiva alla cocaina tamponò un 70enne in motorino che poi morì: 2 anni e 2 mesi di reclusione

ParmaToday è in caricamento