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Cronaca

Studio sulla classe di metamfetamine e cocaina: il prof. Dalcanale tra i coordinatori

Un gruppo di ricerca italiano delle Università di Parma, Brescia e Catania, coordinato da Enrico Dalcanale e Paolo Bergese ha sviluppato un sensore che permette di identificare l'intera classe delle metamfetamine e la cocaina

Un gruppo di ricerca italiano delle Università di Parma, Brescia e Catania, coordinato da Enrico Dalcanale (docente del Dipartimento di Chimica dell’Ateneo) e Paolo Bergese (docente dell’Università di Brescia) ha sviluppato un sensore che permette di identificare l’intera classe delle metamfetamine e la cocaina. I risultati sono pubblicati sulla prestigiosa rivista chimica Angewandte Chemie International Edition (https://dx.doi.org/10.1002/anie.201404774).

Il sensore permette di identificare le metamfetamine indipendentemente dalle modifiche allo scheletro molecolare, riconoscendo solo la parte responsabile dell’effetto psicotropo. La rivelazione avviene per deflessione di un microcantilever indotta dalla complessazione selettiva delle droghe sulla superficie da parte di un recettore sintetico.

In questo modo è possibile identificare non solo le metamfetamine illecite quali l’ecstasi, ma anche le corrispondenti “designer drugs”, cioè i derivati aventi le stesse proprietà psicotrope, ma rese legali da piccole modifiche strutturali. Il commercio delle designer drugs sintetiche è in forte espansione, soprattutto via Internet, e costituisce un grave problema sociale, medico e legale in tutto il mondo occidentale.
L’aspetto scientifico più rilevante è il riconoscimento molecolare delle droghe da parte di un recettore sintetico appositamente studiato, ottenuto attraverso una serie di interazioni deboli sinergiche. Tale risultato dimostra la capacità della Chimica Supramolecolare di offrire soluzioni originali a problemi di forte impatto sociale.

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