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Cronaca Cortile San Martino / Via Enrico Forlanini

Number 1, facchini incrociano le braccia: sciopero e blocco cancelli

Alcuni facchini della cooperativa Taddei Logistic stamattina hanno incrociato le braccia e si sono rifiutati di scaricare i camion. Blocco dei cancelli e tensioni con le forze dell'ordine: poi i toni si sono distesi con la promessa di un incontro

Alcuni facchini della cooperativa Taddei Logistic stamattina hanno incrociato le braccia e si sono rifiutati di scaricare i camion che, ogni giorno a partire dalle ore 5, entrano dagli ingressi della Number 1 di via Forlanini, una delle più grandi aziende di logistica del Nord Italia. Ogni giorno tanti lavoratori, soprattutto migranti, iniziano il proprio turno alle 5. Un turno che può superare, secondo quanto testimoniato da alcuni lavoratori, anche oltre le 13 ore giornaliere per esigenze di produzione.

Lo sciopero di oggi è stato indetto dal sindacato Adl Cobas che può contare su più di cento iscritti all'interno della cooperativa che lavora per Number 1. Dalle prime ore della mattina i facchini hanno dato vita ad un presidio di fronte ai cancelli ed hanno denunciato presunti atteggiamenti indimidatori all'interno dei magazzini da parte di un responsabile, condizioni di lavoro non accettabili come il sovraccarico di ore lavorative, errori nelle buste paga in merito al pagamento degli straordinari. "Io in questo magazzino -dice un lavoratore- ho fatto anche 17 ore di lavoro e non è giusto. Non è che non possiamo aumentare la produttività ma non lo facciamo se spingono in questo modo. La responsabile prende i lavoratori da parte, uno a uno e li minaccia che se fanno sciopero verranno lasciati a casa e di non seguire il sindacato Adl Cobas, a cui siamo iscritti. E' ovvio che individuano i lavoratori meno coraggiosi. Parlano di crisi ma vengono al lavoro in Lamborghini". 

VIDEO: I FACCHINI BLOCCANO I CANCELLI 

Number 1, i facchini bloccano i cancelli

opo un'assemblea sul posto i lavoratori hanno deciso di bloccare i cancelli per far pressione sulla proprietà ed arrivare ad un incontro per discutere sui problemi aperti. Ci sono stati momenti di tensione ma, alla fine, nessun intervento delle forze dell'ordine: sul posto alcune auto di Polizia, Carabinieri, oltre agli uomini della Digos. Un cinquantina di facchini si sono seduti a terra per impedire l'ingresso dei camion: le forze dell'ordine hanno chiesto di liberare la strada in quanto si trattava di manifestazione non autorizzata.

Poi è partita una trattativa con i sindacalisti dell'Adl Cobas che ha coinvolto anche i responsabili della cooperativa, che, tra l'altro, hanno smentito gli episodi denunciati dai lavoratori. La situazione si è tranquilizzata con la promessa di un incontro e il blocco è stato tolto dopo circa mezz'ora. E' stato fissato un Tavolo di trattativa per giovedì. 

VIDEO: LA TESTIMONIANZA DI UN FACCHINO 

TADDEI: 'MANIFESTAZIONE PRIVA DI OGNI FONDAMENTO'. 'Con riferimento alla vicenda dello sciopero -si legge in una nota firmata dal presidente della cooperativa Taddei Daniele Pasquinelli- indetto dal sindacato Adl Cobas e alla protesta di alcuni lavoratori di fronte ai cancelli della sede dell’azienda Number 1 di Parma di questa mattina, la Cooperativa Taddei Training informa che nella giornata di oggi, alle ore 05.00, i soci della Cooperativa si sono riuniti davanti all’ingresso di Number 1 prima di entrare al lavoro per testimoniare tutto il disappunto per un’iniziativa fortemente voluta da parte di una ridotta rappresentanza di Adl Cobas (circa 35 persone su 104 iscritti ai Cobas, su un numero complessivo di soci in piattaforma di 250). I soci della Cooperativa Taddei hanno anche sottoscritto una petizione di dissociazione dai picchetti (circa 200 firme) per denunciare che si tratta di una manifestazione priva di ogni fondamento, finalizzata a creare un clima di confusione e di intimidazione verso la maggioranza dei colleghi. La Cooperativa Taddei Training precisa che lo sciopero dei lavoratori è un diritto fondamentale, ma in questa protesta da parte di una ridotta rappresentanza di Adl Cobas non si parla né di licenziamenti, né di precarietà, né di pressioni dell’extra attività sul personale. La cooperativa dà lavoro a più di 1.000 persone da sessant'anni e non può accettare una protesta che nulla ha a che fare con questioni legate al normale confronto sindacale, ma nasconde lotte di potere all’interno di una comunità di alcuni lavoratori, che, così facendo, mette a rischio centinaia di posti di lavoro e inquina quanto di buono viene costruito quotidianamente e con fatica. La rappresentanza dei lavoratori soci e la rappresentanza sindacale sono fatti seri. Il confronto con il sindacato è giusto e necessario, ma è altrettanto necessario che questo scaturisca da motivazioni fondate e si svolga nelle sedi e con le modalità opportune sedendosi attorno ad un tavolo e confrontandosi sui reali problemi dei lavoratori. Per questo la Cooperativa Taddei Training ha convocato per giovedì mattina (3 aprile) un incontro chiarificatore con i rappresentanti dell’Adl Cobas nella certezza che il dialogo e il confronto nelle sedi opportune siano la strada maestra e il modo migliore per tutelare i posti di lavoro e gli interessi di tutti i lavoratori".

IL BANCHETTO DELLA COOPERATIVA. La cooperativa Taddei ha allestito un banchetto, a partire dalle 4.30 di stanotte, proprio di fronte all'ingresso della Number 1 dietro ad uno striscione 'Lasciateci lavorara' per la firma di una petizione di dissociazione dallo sciopero consegnando anche un comunicato a lavoratori, tradotto nella lingua d'origine, Molti facchini sono indiani. "Il nostro lavoro non può essere messo a rischio- si legge nel testo- da 20 persone che sono guidate da alcuni lavoratori che pare abbiano fatto in passato e facciano tutt'ora azioni intimidatorie nei confronti del personale che lavora nell'Hub, per affermare il loro potere. E' ora che queste cose vengano detto alla luce del sole, c'è in gioco il posto di lavoro di tutti. Inviatiamo tutti quanti dalle 4.30 di stanotte in avanti di passare a firmare per difendere il nostro posto di lavoro". 

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