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Cronaca

Ospedale di Parma: una Tac in 3 D entra in sala operatoria

E' uno dei primi ospedali italiani e il primo in Emilia Romagna a dotarsi di un sistema radiografico tridimensionale per applicazioni in sala operatoria

L'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma è uno dei primi ospedali italiani e il primo in Emilia Romagna a dotarsi di un sistema radiografico tridimensionale per applicazioni in sala operatoria. La TAC intraoperatoria O Arm 2 è una delle più innovative tecnologie diagnostiche attualmente disponibili, pienamente operativa da alcune settimana all’Ospedale di Parma è stata presentata oggi da Massimo Fabi, direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Paolo Andrei, presidente di Cariparma, Elena Saccenti, direttore Generale AUSL di Parma, e Vincenzo Vincenti, Pro Rettore alla Sanità dell’Università di Parma. Ermanno Giombelli, direttore della Neurochirurgia e Giovanni Arcuri, responsabile Ingegneria clinica dell’Ospedale hanno spiegato caratteristiche tecniche e applicazioni cliniche dell’apparecchiatura. Il macchinario è già stato utilizzato in 6 interventi, tra questi l’asportazione di una neoplasia temporo - orbitaria su una donna di 50 anni, svolto dai chirurghi delle unità operative di Neurochirurgia e Maxillo-facciale e un intervento di impianto cocleare a un bimbo di un anno svolto dagli specialisti dell’Otorinolaringoiatria.

"Il sofisticato sistema diagnostico – spiega Massimo Fabi, - si inserisce in un progetto complessivo di investimenti in campo chirurgico, che ha previsto anche l’acquisizione di un nuovo microscopio da sala operatoria e l’acquisto di nuovi strumenti chirurgici. Una conquista importante e fondamentale per il nostro Ospedale realizzata grazie all’importante contributo e al sostegno di Fondazione Cariparma”. “Abbiamo fin da subito appoggiato il progetto - aggiunge Paolo Andrei – perché crediamo che le innovazioni tecnologiche siano fondamentali per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria che si pone in una posizione di primo piano nel panorama regionale e nazionale”. Il costo complessivo delle nuove strumentazioni diagnostiche è complessivamente di 780mila euro, di questi 480mila finanziati da Fondazione Cariparma e 300mila da Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

“Con questa apparecchiatura – spiega Ermano Giombelli - abbiamo esattezza millimetrica, controlli a dosi ridotte di raggi e tempi chirurgici più brevi”.
Il sistema di imaging O-Arm O2 è un sistema radiografico mobile progettato per pianificazione pre-intervento, imaging intraoperatorio e valutazione post-operatoria. Il macchinario offre funzioni di acquisizione di immagini fluoroscopiche e multiplanari 2D, ma ha la peculiare caratteristica di poter generare immagini volumetriche tridimensionali con una rapida visualizzazione della ricostruzione 3D e non necessita di alcuna opera di installazione in sala operatoria.

Il dispositivo è utilizzabile da tutte le specialità chirurgiche, anche se la sua primaria destinazione d’uso è indubbiamente legata alle applicazioni di neurochirurgia spinale e neurochirurgia cranica, chirurgia maxillo facciale, otoneurochirugia e ortopedia traumatologica. Il dispositivo è integrato con  sistemi di navigazione chirurgica già in dotazione all’Azienda Ospedaliero-Universitaria. Le immagini e le informazioni vengono inviate al navigatore che le integra al proprio interno, guidando così il lavoro del chirurgo istante per istante e millimetro per millimetro nella zona sottoposta a intervento.
Le immagini del navigatore possono essere inviate negli oculari del microscopio operatorio, in modo da consentire al chirurgo una visione a realtà aumentata, attraverso il quale poter verificare l’andamento reale della chirurgia rispetto alla pianificazione, mentre gli impianti e le principali azioni sono eseguite utilizzando strumenti opportunamente configurati ed integrati nel sistema di navigazione. 

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