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Cronaca

Inps, lavoratori in lotta contro i tagli del Governo: presidio in Prefettura

Dopo le protesta di mezz'ora al giorno davanti alla sede di viale Basetti i dipendenti si rivolgono al Prefetto con la mobilitazione di domani, 31 ottobre, giorno dell'approvazione dei decreti attuativi

I lavoratori degli Enti previdenziali di Parma, Inps, Inail e ex-Inpdap, continuano la protesta contro le manovre del Governo Monti. Domani, mercoledì 31 ottobre, dalle 8.30 alle 10.30 saranno in presidio davanti alla Prefettura. Il presidio è indetto da Fp Cgil, Uil Pa, Fialp Cisal. Dopo i presidi davanti alla sede dell'Inps di viale Basetti, che si sono ripetuti ogni mattina per mezz'ora dalle 8.30 alle 9.00 i lavoratori si rivolgono direttamente al Prefetto per sottoporgli le proprie preoccupazioni. Proprio il 31 ottobre infatti saranno emanati i decreti attuativi che riguardano i tagli

LE RAGIONI DELLA PROTESTA. "La nota legge denominata “spending review” -si legge in una nota dei sindacati- ha come titolo: “disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario”. La stessa legge prevede che entro il 31 ottobre 2012 si adottino uno o più decreti per la riduzione del personale delle funzioni centrali.

"Tra gli altri enti anche quelli previdenziali e l’INAIL. Solo per l’INPS sarebbero previsti tagli per 4.000 lavoratori. Ciò che stride tra la realtà ed il titolo della legge è di sicuro “l’invarianza dei servizi ai cittadini”. Le organizzazioni sindacali ritengono che non sia così. Ritengono che, anzi, ridurre il personale produrrà un servizio inadeguato per i cittadini, sui quali ricade, oltre che sui lavoratori, il problema più grave.

A ciò si aggiunge la Legge di Stabilità 2013 che prevede una riduzione di spesa degli enti pubblici previdenziali e assistenziali di almeno 300 milioni di euro. Quella Legge di Stabilità, se non modificata, potrebbe comportare un ulteriore taglio del salario accessorio dei dipendenti fino a 5.000 euro procapite su base annua e l’azzeramento dei progetti per la produttività, compromettendo così il funzionamento di INPS, EX INPDAP e INAIL".

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