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Cronaca Montechiarugolo

"Quell'enorme impianto fotovoltaico sarà devastante per clima, flora e fauna"

Ieri interrogazione in Consiglio comunale. La rabbia dei cittadini che vogliono scongiurarne la realizzazione tra Montechiarugolo e Traversetolo: "Se verrà realizzato, impatto devastante sul microclima del terreno, del paesaggio, piante e animali"

Maxi impianto fotovoltaico in un'area agricola: ieri a Montechiarugolo è stata presentata un'interrogazione in Consiglio comunale nella quale l’Amministrazione del comune è stata chiamata a dettagliare le caratteristiche del progetto, a indicare la propria posizione nel merito, chiarirne l’impatto in termini ambientali  tra Montechiarugolo e Traversetolo, dove l'impianto dovrebbe sorgere e verificare infine se e in quale modo l’Amministrazione comunale intende attivarsi in tutte le sedi competenti in modo da scongiurare che decine di ettari di suolo agricolo vocato diventino terreno sterile.

Lo hanno chiesto i consiglieri comunali di minoranza Vittorio Uccelli, Ermes Bettati, Paolo Caramaschi, Noemi Manzani, Ilaria Negri in vista della seduta in programma ieri, 12 marzo. L’interrogazione faceva riferimento al progetto che la società Green Frogs Parma srl (fondata nel 2023 e attualmente inattiva) collegata alla società Green Frogs Brescia ( holding ), ha depositato nel mese di febbraio 2024 presso i comuni di Montechiarugolo e Traversetolo.

Un progetto di realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra, su due particelle di terreni agricoli ad alta potenzialità produttiva, tutt’ora ancora coltivati. L’impianto sarà realizzato su un’estensione di 18 ettari (180.000 metri quadrati) dove verranno installati 25.728 pannelli fotovoltaici ancorati al suolo, per una potenza nominale di 16,21 MW. "La realizzazione dell’impianto avrà un impatto devastante sul microclima del terreno, del paesaggio, per la fauna e la flora, saranno realizzati 16.216 scavi con una profondità di 3 metri con relative fondazioni in cemento armato per i pali di sostegno dei pannelli, 18 manufatti di 16 metri per 2,80 alte 3 metri con relative fondazioni in cemento armato", fanno sapere alcuni cittadini. "Nel quartiere Spip ( Parma ) a destinazione industriale, tutti gli impianti realizzati anche di grandi dimensioni, sono stati autorizzati solo sulle coperture degli edifici, vietando l’installazione al suolo dei pannelli agricoli limitrofi. La società che ha depositato il progetto è ben consapevole dell’azzardo, infatti ha richiesto alla provincia, che sia sottoposto a verifica di assoggettabilità a Via ( Valutazione impatto ambientale). L’azienda agricola Drugolo è proprietaria oltre ai suddetti terreni agricoli, anche di diversi fabbricati, che sono un ex allevamento di maiali, il motivo per cui non abbia dato la priorità alla riqualificazione di questi edifici, che si trovano da anni in uno stato di abbandono e che sulle coperture vi è presenza di amianto (come dichiarato a pagina 3 del contratto di cessione inserito nel fascicolo “disponibilità aree) non può che essere l’ottenimento di un arricchimento in tempi brevi permettendo, con la cessione dei diritti di superficie dei terreni agricoli alla società Green Frogs Parma di presentare un progetto di dimensioni esagerate. Quando siamo venuti a conoscenza del progetto abbiamo fatto partire tutte le segnalazioni del caso". 

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