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Cronaca

Trasforma un garage di Roccabianca in una raffineria per produrre eroina: arrestato 29enne albanese

All'interno dello scantinato i poliziotti hanno trovato tutto il materiale necessario per la preparazione ed il confezionamento dello stupefacente, crick, pesi, setacci, macchina per il sottovuoto, stampi: sequestrati quasi 20 chili di droga

Aveva trasformato il garage della sua abitazione di Roccabianca in una raffineria per produrre eroina. Un 29enne albanese, residente in paese, ha ricevuto l'avviso di chiusura indagini - insieme ad altre dieci persone - con l'accusa di aver gestito un traffico di ingenti quantitativi di eroina tra il giugno 2020 ed il novembre 2022. Le indagini sono state portate coordinate dalla Procura della Repubblica di Padova. 

Nell’ambito del monitoraggio dei corrieri e dei mezzi da loro impiegati gli investigatori della Squadra Mobile hanno arrestato il corriere 29enne albanese di Roccabianca, sequestrando a suo carico quasi nove chili di eroina e 34mila euro in contanti. L'uomo venne poi controllato a Padova alla guida di un’autovettura “Polo”, nei cui due sedili anteriori erano stati ricavati due vani apribili a mezzo di un congegno meccanico posizionato all’interno dell’imbottitura.

All’interno del vano posto sotto il sedile lato guida sono stati rinvenuti 33mila euro in contanti, mentre nel vano posto sotto il sedile lato passeggero eroina per 1,3 chili. La successiva perquisizione del domicilio a Roccabianca ha permesso poi agli agenti di rinvenire ulteriori 7,4 chili di eroina e altri mille euro. L’indagato aveva adibito il garage di pertinenza dell’abitazione a magazzino e raffineria: al suo interno è stato infatti sequestrato tutto il materiale necessario per la preparazione ed il confezionamento dello stupefacente (crick, pesi, setacci, macchina per il sottovuoto, stampi), oltre a circa 20 chili di paracetamolo. 

Ad aver ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini sono stati un trentenne di Montegalda (Vicenza), un uomo di 43 anni italiano ed un 26enne di origini tunisine, entrambi di Grisignano di Zocco (Vicenza), un uomo ed una donna di origini calabresi, di 36 e 46 anni, un 24enne tunisino residente a Villafranca Padovana ma di fatto dimorante a Padova, due albanesi di 34 e 30 anni dimoranti a Bologna, e sempre di origini albanesi un trentottenne di Conselice (Ravenna), un ventinovenne di Roccabianca (Parma) e un trentottenne di Mirandola (Rimini).

L'accusa

Gli undici indagati sono gravemente indiziati di aver detenuto, trasportato, acquistato e ceduto in diverse occasioni fino al giugno del 2022, fra Padova, Villafranca Padovana, Tribano e Grisignano di Zocco, quantitativi di eroina compresi di volta in volta tra le decine e centinaia di grammi, sino ad un chilo per volta. Un centinaio in   tutto gli episodi contestati. Quantità che unitamente alle numerose conversazioni captate, ai servizi di osservazione e agli arresti e sequestri effettuati dai poliziotti della Squadra Mobile, hanno evidenziato un traffico di stupefacenti di medio alto spessore. L'attività d'indagine è collegata agli esiti di un'altra precedente attività investigativa coordinata sempre dalla Procura di Padova e dalla Squadra Mobile: la cosiddetta "Operazione Polo", che aveva portato ad individuare a cavallo tra il 2020 e il 2021 alcuni corrieri di presunta nazionalità albanese che rifornivano di sostanza stupefacente un gruppo di italiani e stranieri che vivevano a Padova, con modalità analoghe. All'epoca l'indagine portò al sequestro di 30 chili di eroina che furono rinvenuti a Bosaro (Rovigo) in possesso di un "precedente" corriere. Nello specifico vennero notificate nove misure cautelari. Il prosieguo dell'attività di indagine ha ben presto portato gli investigatori della Mobile ad individuare altri veicoli utilizzati dai corrieri albanesi per la consegna della droga.

Avevano la caratteristiche di essere dotati di idoneo scomparto per l'occultamento della sostanza stupefacente e a documentare nuovamente nel maggio del 2021 una nuova consegna di droga, effettuata dal nuovo corriere, un albanese di 34 anni di Bologna, ad un tunisino di 38 anni. Nella circostanza il tunisino venne arrestato perchè trovato in possesso di un paio di panetti di eroina del peso complessivo di 534 grammi. Quest'ultimo a sua volta era incaricato di ricevere il quantitativo da un connazionale di 24 anni di Villafranca Padovana, annotato come "cliente" negli appunti rinvenuti in occasione dell'arresto e del sequestro che erano stati operati a Bosaro. Costui aveva già provveduto ad   acquistare, tra luglio e ottobre 2020, 6 chili di eroina, una parte consegnati a Padova ed una parte consegnati a Grisignano del Zocco (Vicenza) nelle mani del suo complice 43enne italiano, anche lui oggi formalmente indagato. Sono stati via via  individuati ulteriori corrieri, che hanno nel tempo affiancato e poi sostituito il 34enne albanese di Bologna nella detenzione, confezionamento e trasporto della droga. Fra questi figurano la coppia di calabresi. 

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