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Cronaca Fontevivo

Vendevano furgoni rubati dopo aver cambiato le targhe e modificato i telai, tre indagati: obbligo di firma per un 57enne

L'episodio è avvenuto a Fontevivo: denunciati anche il figlio e uno dei soci dell'artigiano. Sequestrati 12 mezzi e un'officina abusiva con l'attrezzatura da carrozziere usata per il riciclaggio

Vendevano furgoni rubati dopo aver modificato le targhe e i numeri dei telai. Tre persone, un 57enne di Fontevivo, uno dei figli e un artigiano, sono indagate con l'accusa di riciclaggio e ricettazione di veicoli proventi di furto. Per il 57enne è scattato anche l'obbligo di firma. Le indagini sono state portate avanti dai carabinieri, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Parma. Gli inquirenti hanno scoperto una vera e propria officina adibita al riciclaggio dei mezzi: ne sono stati sequestrati, in totale, dodici. 

VIDEO - Riciclaggio di furgoni rubati: ecco l'officina abusiva di Fontevivo

In data 2 ottobre 2023, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Parma, su richiesta della Procura della Repubblica di Parma, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Parma hanno sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria un uomo 57enne residente a Fontevivo, gravemente indiziato dei reati di riciclaggio e ricettazione di veicoli proventi di furto.

L’articolata e meticolosa attività investigativa ha trovato spunto ed avvio da una intuizione dei militari della Stazione Carabinieri di Soragna che, il 15 dicembre 2022, avevano avuto notizia che un furgone rubato nel milanese era transitato in Soragna, avviando mirate ricerche del mezzo in
questione.

Nel tardo pomeriggio, al termine di una verifica effettuata in un cascinale in ristrutturazione, i Carabinieri rinvenivano, sotto la barchessa, quattro furgoni parcheggiati regolarmente e risultati poi di provenienza delittuosa; nessuna persona era presente. Il successivo, meticoloso sopralluogo effettuato in quell’area aveva comunque permesso di accertare che proprio in quel luogo era in corso un’attività di riciclaggio di mezzi rubati.

In particolare su due furgoni, un Fiat Ducato Maxi ed un Nissan Cabstar, erano state sostituite le targhe originali con una di comodo, mentre dal telaio si era appurato che si trattava di due veicoli rubati a Pero (MI) qualche giorno prima e a Segrate nel precedente mese di luglio. I lavori sul terzo e quarto veicolo invece, erano più avanzati; oltre alle targhe era stato cambiato anche il numero di telaio.

In un caso la provenienza delittuosa è stata verificata da un residuo di adesivo, non ancora rimosso da uno sportello, attraverso il quale si è risaliti alla ditta proprietaria del mezzo rubato a Milano appena tre giorni prima. Il quarto mezzo invece, dopo verifiche incrociate è risultato rubato, sempre nella
città meneghina, una settimana prima. 

Oltre ai mezzi, i Carabinieri ponevano sotto sequestro cospicua attrezzatura da carrozziere, una pistola abrasiva, una pistola termica, dello spray per rimozione etichette ed altro, elementi incontrovertibili che attestavano come, proprio in quel luogo, si svolgesse l'illecita attività di riciclaggio dei mezzi, oltre che quella di occultamento di un mezzo rubato. 

L'attività investigativa - portata avanti attraverso le attività tecnica, plurimi servizi di osservazione, pedinamento e controllo, analisi sistemi di videosorveglianza - ha permesso di individuare plurimi, gravi, precisi e concordanti indizi di reità nei confronti del 57enne di Fontevivo. Altro particolare emerso è stato quello legato alle targhe apposte sui veicoli rubati, tutte riconducibili ad aziende prossime all'indagato, tanto che mai ne hanno denunciato lo smarrimento né le hanno reclamate dopo i sequestri.

L'attività d'indagine ha permesso inoltre di trovare nelle disponibilità dell'indagato un furgone, intestato proprio ad una sua società, che, sottoposto a controllo, è poi risultato avere numero di telaio contraffatto, risultando al termine delle verifiche rubato nel 2021 in provincia di Milano. In questo caso, con uno stratagemma al mezzo erano state apposte delle targhe con codici alfanumerici più recenti e compatibili con l'anno di produzione del mezzo, per destare meno sospetto durante i controlli da parte delle forze di polizia.


Le indagini infine, hanno riguardato un sesto veicolo, con targhe e telaio modificati, ma che per via delle più recenti tecnologie introdotte dalla casa produttrice, l'indagato non riusciva ad avviare per poi inserirlo nella flotta di veicoli a disposizione. I Carabinieri, anche in questo caso, con un
escamotage sono riusciti a svolgere delle verifiche sul mezzo accertando che lo stesso, intestato alla società dell'indagato, ma recante i loghi di una ditta di noleggio mezzi gestito dal figlio del 57enne, era stato rubato nel milanese qualche anno prima.

Contestualmente all'esecuzione della misura cautelare, sono stati svolte tre perquisizioni locali e telematiche, nei confronti del 57enne, di uno dei suoi figli e di un artigiano, tutti indagati per riciclaggio e ricettazione. L'attività ha consentito di sequestrare 12 mezzi, 7 dei quali risultati rubati nel milanese e 5 con evidenti anomalie nell’estetica rispetto ai modelli corrispondenti all’anno di immatricolazione, nei cui confronti sono in corso ulteriori verifiche.

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