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Cronaca

Tassa sui rifiuti, Parma guida la classifica degli aumenti regionali

Tra i capoluoghi di regione, Parma ha fatto registrare dal 2008 il più alto incremento tariffario (+7,8%), seguito da Reggio Emilia (+7,3%) e Piacenza (+7%). I costi sono rimasti quasi invariati a Ferrara (+0,5%)

Rifiuti a peso d’oro: rispetto all’ultimo anno, in Emilia Romagna la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani è incrementata del 4,1%, arrivando a costare 229€, sostanzialmente in linea con la media nazionale, pari a 233€. In assoluto, in Italia la spesa media annua più alta si registra in Campania con 364€, la più bassa in Molise (131€), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese, che trova conferma anche all’interno di una stessa Regione: in Emilia, a Ferrara la Tia arriva a costare 306€, 62€ in più rispetto alla Tarsu che si paga a Bologna, 71€ in più rispetto alla Tia che si paga a Modena, 81€ in più rispetto alla Tia che si paga a Piacenza e Rimini, 69€ in più rispetto alla Tia di Parma, 91€ in più rispetto alla Tia di Reggio Emilia, 105€ in più rispetto alla Tia di Ravenna e Forlì, 102€m in più rispetto alla Tia pagata a Cesena.

Nello studio realizzato dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva l’analisi a carattere nazionale e regionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200 € ed una casa di 100 metri quadri. L’indagine ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2009.

Tia o Tarsu? A più di dieci anni dal Decreto Ronchi del 1997, tutti capoluoghi emiliani, eccetto Bologna, sono passati dalla Tarsu alla Tia. Inoltre, rispetto al 2008, tra i capoluoghi di regione, Parma ha fatto registrare il più alto incremento tariffario (+7,8%), seguito da Reggio Emilia (+7,3%) e Piacenza (+7%). In positivo, i costi sono rimasti pressoché invariati a Ferrara (+0,5%).

Produzione e gestione dei rifiuti: secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (presentato nel 2010), nel 2008 in Emilia Romagna la produzione pro capite di rifiuti urbani è addirittura aumentata (+1%). In positivo, il livello di raccolta differenziata si attesta al 473 del totale dei rifiuti prodotti in regione (fonte: ISPRA, 2010), a fronte di una media nazionale pari al 31%.

Caro bollette in Italia: in media, in un anno la nostra famiglia tipo ha sostenuto nel 2009 una spesa di 233€ per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con Napoli quale città più cara per le tariffe rifiuti (453€) e Isernia la più economica (122€). Inoltre, da gennaio 2000 a dicembre 2010, secondo dati Istat, l’incremento registrato a livello di tariffe rifiuti è stato del 61%.
 

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