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Cronaca

Donne vittime di violenza, in crescita le richieste di aiuto: 328 casi nell'ultimo anno

I dati del Centro antiviolenza di Parma: nel 2020 c'erano state 307 segnalazioni. La maggior parte delle donne ha subito violenza psicologica (236) e a seguire fisica (201). In prevalenza sono italiane

Ben 328 segnalazioni di violenza: 261 nuovi contatti, mentre 67 stavano già affrontando un percorso di uscita dalla violenza. Rispetto al 2020 c’è stato un aumento di richieste al Centro Antiviolenza di Parma da parte delle donne che hanno subito violenze: si è passati da 307 a 328 casi, appunto.​ Sono i numeri, in crescita e preoccupanti, del centro di Parma, che nel 2021 ha rilevato come la maggior parte siano donne italiane (148), mentre le straniere sono state 96.

Inoltre, la violenza non è mai solo fisica ma la componente psicologica è sempre presente nelle relazioni violente, ovvero le donne vengono continuamente sminuite e perdono fiducia in sé stesse, entrando così in questo meccanismo. Stando ai dati pertanto la maggior parte delle donne ha subito violenza psicologica (236) e a seguire fisica (201), economica (107) e infine sessuale (35). Le donne che si sono rivolte a noi hanno espresso perlopiù il bisogno di sfogarsi (108) oppure hanno richiesto ulteriori informazioni (80) o un colloquio successivo di accoglienza (81). Molte di queste hanno richiesto consigli e strategie (88), consigli legali (59) e consulenze psicologiche (11). Infine, sono state richieste anche la partecipazione a gruppi di sostegno (1), ospitalità (4) e ospitalità in emergenza (45), e ricerca della casa o del lavoro (2), perché il percorso di uscita dalla violenza è a tutto tondo, non un servizio di assistenza ma un sostegno perché le donne ritrovino la loro libertà e autodeterminazione.

Tra le donne nuove che hanno contattato il centro riferendo di subire violenze quelle con figli/e sono state 173, senza 55, per un totale di 228. Dal racconto delle donne che si sono rivolte a noi rileviamo che i figli e le figlie che hanno subito violenza (185), diretta e/o assistita, risultano essere il 61,3%. Questi numeri raccontano il fenomeno poco conosciuto della cosiddetta violenza assistita che tuttavia, è un elemento fondamentale per avere la consapevolezza che i minori che vivono in un contesto in cui si agisce violenza se non la subiscono direttamente comunque la vivono e la percepiscono indirettamente con gravi conseguenze sulla propria vita. Le donne con figli accolte in ospitalità sono state 17, senza figli (6), per un totale di 23 donne e 34 minori ospitati.

Spesso è necessaria l’ospitalità per casi di emergenza (quindi h24, anche in orari notturni o nei giorni festivi) perché la violenza subita può indurre le donne a temere per la propria vita e/o per quella dei propri figli e figlie. In quel momento l’unica soluzione è uscire di casa, per questo il lavoro dei Centri antiviolenza è essenziale per non lasciare sola nessuna.

Ma oltre ai numeri ci sono le storie reali delle donne “sopravvissute” che si sono rivolte al Centro. Per questo, domani 8 marzo, il Centro aderirà alla manifestazione organizzata in piazzale Santa Croce, alle 17.30, dalla Casa delle donne di Parma. L'obiettivo è lanciare un messaggio positivo: dalla violenza si può uscire e le donne non sono vittime ma "sopravvissute” che hanno lottato con coraggio.

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