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Economia

Arriva a Parma L'Alveare che dice sì! per una spesa a Km 0

Il 14 ottobre verrà inaugurato un nuovo punto alla Casa Cantoniera Autogestita di Parma

Combinare tecnologia e agricoltura sostenibile per accorciare la filiera, e permettere a chiunque di fare la spesa online direttamente dai piccoli produttori del territorio: L’Alveare che dice Sì! è il progetto che sta diffondendo in Italia un modello di acquisto etico e sostenibile. Tramite la piattaforma chiunque può fare la propria spesa direttamente dai piccoli produttori del territorio sostenendo così l’economia locale e il consumo di prodotti freschi, genuini e a chilometro zero. La rete degli Alveari ha già conquistato più di 160.000 consumatori su tutta Italia, e il prossimo 14 ottobre, inaugura un nuovo punto a Parma. 

Un nuovo modo per vendere e comprare i prodotti locali utilizzando internet e la sharing economy: questa l’idea alla base de L'Alveare che dice Sì!, progetto nato in Francia nel 2011 e sviluppatosi rapidamente in tante regioni d’Italia, e che apre ora a Parma (questo il link per iscriversi). L'Alveare che dice Sì! è una piattaforma online che permette una distribuzione più efficiente dei prodotti locali, per dar vita a un modello di impresa sociale: la piattaforma di vendita favorisce infatti gli scambi diretti fra agricoltori locali e comunità di consumatori, che possono vendere online e ritrovarsi una volta alla settimana in mercati temporanei a Km 0, conosciuti come Alveari. Ad oggi sono più di 260 gli Alveari presenti in Italia, e 3000 i produttori che li riforniscono.

L’Alveare Paganini a Parmaalveare1-2

Il luogo che, dal 14 ottobre, ospiterà la distribuzione settimanale della spesa è la Casa Cantoniera Autogestita, in Via Mantova, 24 dove ogni venerdì dalle 18:30 alle 19:30 la gestrice Adriana vi accoglierà insieme ai produttori. Sono già più di 20 le piccole aziende locali che si sono iscritte all'Alveare, proponendo un’offerta di prodotti molto varia: frutta, verdura, carne bovina, di pollo e coniglio, formaggi e uova ma anche pane casereccio, succhi di frutta, conserve e vino. I produttori associati sono stati selezionati nel pieno rispetto del chilometro zero: distano infatti in media 30 km dall’Alveare.

Venerdì 14 ottobre a partire dalle 18:30, la gestrice e i produttori dell’Alveare si presenteranno con una piccola degustazione inaugurale aperta a tutti, iscritti e non. È possibile iscriversi gratuitamente all’Alveare di Parma a questo link. 


Come funziona L’Alveare che dice Sì!

I produttori locali si iscrivono al portale www.alvearechedicesi.it e si uniscono in un “Alveare”, mettendo in vendita online i loro prodotti: frutta, verdura, carne, formaggi. I consumatori che si registrano sul sito possono acquistare ciò che desiderano presso l’Alveare più vicino casa, scegliendo direttamente sulla piattaforma, senza abbonamenti o minimi d’ordine.

Il ritiro dei prodotti avviene settimanalmente nel giorno della distribuzione organizzata dal gestore dell’Alveare, cioè colui che ha preso l’impegno di tenere il contatto con gli agricoltori e che si occupa di pianificare eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende dei produttori per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta. Chiunque può diventare gestore di un Alveare: dal libero professionista all’impiegato, dal pensionato allo studente.
La gestione di un Alveare è un’attività complementare che prevede una remunerazione che può diventare interessante come reddito complementare; una professione della nuova Gig economy che per qualcuno è già diventata unica occupazione, permettendo al gestore di “vivere di Alveare”.

Chi è l’Alveare che dice Sì!

L’Alveare che dice sì! è una startup nata nel 2015 con base a Torino e Milano. È un progetto che ha origine in Francia nel 2011 col nome di “La Ruche qui dit Oui”, e che nel paese transalpino ha ottenuto un enorme successo: ad oggi sono più di 1000 gli alveari presenti Oltralpe. 

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