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Economia

Bilancio comunale 2011, tagli per 21 milioni ma il Welfare non si tocca

Il commento del Pd: "Gli 8 milioni di presunti risparmi, legati al trasferimento a Parma Infrastrutture, non sono credibili. La spesa è destinata a rimanere, comunque, a carico del sistema-Comune, di cui la società fa parte"

Il bilancio 2011 del Comune di Parma - presentato in Municipio - si contraddistingue da una riduzione della spesa corrente e delle entrate straordinarie, da un incremento dei servizi alla persona, da una contrazione degli investimenti, che comunque rimangono importanti, finanziati senza ricorso all’indebitamento. Tutto questo in un panorama che vede Parma fra le città a più bassa imposizione fiscale (66 in Italia secondo il Ministero degli Interni) e oggetto di minori trasferimenti statali rispetto al 2010.

Questo ha imposto all’Amministrazione un bilancio di responsabilità, di rigore e di scelte. Pertanto a fianco del taglio alle consulenze, del costo al personale, a fianco di un aumento dell’efficienza, c’è anche un taglio alla cultura e alla mobilità. Tuttavia, come detto, i minori trasferimenti imponevano una scelta, che l’Amministrazione ha deciso di far cadere sul welfare, confermando la centralità della persona e dei valori solidaristici che da sempre contraddistinguono la comunità di Parma.

Questo è un bilancio di svolta anche negli investimenti, che registrano una contrazione garantendo al Comune il non ricorso all’indebitamento. Investimenti che punteranno molto sulla scuola, sulle richieste di riqualificazione arrivate dai Quartieri e, infine, sul completamento delle opere già avviate.

IL BILANCIO IN SINTESI

1. Minori trasferimenti dallo Stato
L’economia italiana riflette ancora la crisi che sta interessando l’intero mondo occidentale. Da qui i tagli dei trasferimenti e le inevitabili strette agli enti locali da parte di Stato e Regione. Soprattutto nel trasporto pubblico. Nell’esercizio 2011 i trasferimenti complessivi diminuiranno di 9,3 milioni, fra quelli di competenza statale, 5,5 milioni, e di altri enti, 3,8 milioni.

2. Interventi sulle entrate
o Nessun aumento delle tasse
L’Amministrazione con lo 0,4% di addizionale Irpef è la seconda città in Emilia Romagna con la pressione fiscale più bassa dopo Rimini. Tutto questo a fronte di servizi alla persona molto alti e che sono fortemente aumentati negli ultimi dieci anni. Aldilà di un’addizionale Irpef bloccata dalla Finanziaria, l’Amministrazione ha deciso di mantenere le imposte invariate in quanto, in un momento di crisi, non si vuole incidere sulle tasche delle famiglie. La pressione fiscale a Parma è secondo il Ministero degli Interni al 66 posto, con una media pro capite di 340 euro per abitante.

3. Riduzione entrate straordinarie
Da alcuni anni, per coprire gli alti costi dei servizi alla persona a fronte di una tassazione bassa, si fa ricorso a entrate straordinarie. Chiaro che senza disconoscere questa procedura, che beneficia i cittadini, non è possibile pensare che la medesima pratica possa ripetersi in eterno, soprattutto alla luce della contrazione dell’economia mondiale. La strada scelta dall’Amministrazione è di ridurre questa voce, che da 24 passa a 15 milioni di euro, tagliando plusvalenze e oneri di urbanizzazione.
o Aumento entrate ordinarie
Attraverso il recupero dell’evasione fiscale e grazie ad un contributo da parte di soggetti privati, quali le fondazioni bancarie, attraverso multe e dividendi si registra un aumento delle entrate ordinarie di 6,3 milioni di euro che finiscono nella spesa corrente.
- Interventi sulla spesa

4. Aumento servizi alla persona
Ancora una volta, di fronte ad un maggior efficientamento delle spese, si registra un aumento del capitolo di bilancio per i servizi alla persona per 2 milioni. Si trova l’estensione del Quoziente famiglia, fino ad oggi riservato ai Servizi educativi, che si allarga al Welfare con una spesa per il Comune di 800mila euro. Incideranno sulla spesa corrente anche il nuovo progetto di Tele assistenza, i servizi di integrazione, per le giovani coppie e, inoltre, uscendo dall’ambito strettamente relativo alla persona l’estensione della raccolta differenziata, con la tariffazione puntuale. Da notare che nel 2000 la spesa corrente totale per i servizi alla persona era di 65,3 milioni, oggi è cresciuta a 111,8 milioni di euro.

5. Riduzione spesa corrente
Nonostante l’aumento delle spese per i servizi alla persona, per il secondo anno consecutivo cala la spesa complessiva di 4 milioni, da 174,7 milioni a 170,7. Questo valore lo si ottiene attraverso la razionalizzazione su consulenze, personale, cultura, marketing, sviluppo territoriale, funzioni generali e mobilità. Circa questo ultimo tema c’è una riduzione per il Trasporto pubblico (derivato dal minor trasferimento dalla Regione, conseguente ai tagli governativi). Inoltre è prevista una contrazione dei trasferimenti a Infomobility, che riceverà direttamente gli introiti del Piano sosta.

6. Efficientamento funzionale
Attraverso l’esternalizzazione delle entrate a società del Comune, come ad esempio Parma Infrastrutture, si ottiene un efficientamento delle spese di 8 milioni di euro per recupero di Iva e capitalizzazione delle spese.

7. Contrazione del piano investimenti
La scelta dell’Amministrazione per quanto riguarda gli investimenti 2011 va verso tre direzioni: il completamento di opere già avviate, gli interventi per la qualità degli spazi pubblici sui quartieri e i cosiddetti progetti strategici. Quest’ultimi comprendono sia le infrastrutture, che i servizi alla persona in primis le scuole. Tutto questo senza ricorso all’indebitamento. Nonostante si parli sempre e comunque di una spesa per investimenti sostanziosa, Parma si è contraddistinta in questi anni per un significativo piano per lo sviluppo e l’attrattività, questa diminuisce rispetto all’anno scorso di 21,6 milioni di euro, segnando, anche in questo, un punto di responsabilità.
Fra le opere il Comune procede alla realizzazione, all’ampliamento e sistemazione di scuole, di nuovi centri di aggregazione e alloggi di edilizia sociale, di strutture  sportive e culturali, come nel caso del Teatro Due e quello dei dialetti. C’è poi il grande tema della manutenzione, con le riqualificazioni in molte parti della città in risposta a quanto chiesto dai Quartieri e, infine, il completamento e la rifunzionalizzazione di opere già avviate, dall’ex Scalo Merci all’Ospedale Vecchio, dal Quadrifoglio allo stadio internazionale del rugby, per continuare con stazione, Pasubio, area nord ovest e tutto quello che concerne l’insediamento dell’Authority alimentare.

IL COMMENTO DEL GRUPPO PD

"Bilancio di rigore e di responsabilità": questo, a quanto si legge, è il giudizio sintetico della Giunta sulla propria proposta di bilancio. La Giunta è, dunque, passata all'opposizione di sé stessa! Quante volte il Gruppo PD ha chiesto, infatti, rigore, responsabilità e veridicità dei bilanci? Quante volte ha chiesto la "operazione-verità"? Quante volte ha chiesto di finirla con gli "effetti speciali", con la politica degli annunci, con le troppe consulenze e i troppi incarichi? Quante volte ha posto il problema della razionalizzazione della spesa e dell'individuazione delle priorità?

Confessiamo di non aver tenuto il conto. Ci ricordiamo, però, che nella migliore delle ipotesi, ci è stato chiesto se stavamo leggendo il bilancio di Parma, o se, invece, criticavamo il bilancio di Parma avendo esaminato un altro bilancio; nella peggiore delle ipotesi, siamo stati, più semplicemente, insultati. Mai siamo stati destinatari di una risposta di merito. La risposta sembra essere arrivata con il bilancio 2011. Oggi, infatti, leggiamo che si tagliano spese per consulenze e incarichi, che si riducono gli investimenti dando le priorità al completamento delle opere avviate e che, sostanzialmente, si tenta un riequilibrio, cercando di non diminuire la spesa per i servizi alla persona. Prendiamo atto che, al di là delle parole, nei fatti siamo stati ascoltati, anche con riferimento ai servizi alla persona, visto e considerato che abbiamo sempre sottolineato la priorità di questi ultimi e la esigenza di una razionalizzazione delle spese per poterne mantenere i livelli, peraltro - sia chiaro - più che perfettibili.

La lettura degli elaborati del bilancio previsionale 2011, consegnati ieri, ci consentirà di verificare nel dettaglio le scelte compiute con il progetto medesimo e, quindi, di approfondire l'analisi di merito della proposta di bilancio previsionale; analisi, che andrà naturalmente calata nel contesto più complessivo della situazione economico-finanziaria del Comune e del sistema delle società, la cui gravità è stata denunciata anche ieri dalle opposizioni tutte. Cionondimeno, anticipiamo una preoccupazione: gli 8 milioni di presunti risparmi legati al trasferimento a Parma Infrastrutture S.p.A.?!? Non sono credibili e lo dimostreremo: sono una semplice esternalizzazione di una spesa, che è destinata a rimanere, comunque, a carico del sistema-Comune, di cui Parma Infrastrutture S.p.A. fa parte; sono il preannuncio che l'esperienza STT non è stata sufficiente: non c'è limite al peggio!

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