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"I tagli del governo non devono mai riguardare il sistema scolastico: puntare su qualità e numero di docenti adeguato"

Dimensionamento e riorganizzazione scolastica in Valtaro: il punto di Angela Calò, segretario generale aggiunto di CISL Parma Piacenza

«Dimensionamento e riorganizzazione scolastica in Valtaro: la sfida educativa della scuola e la sostenibilità del territorio»: questo il focus  dell’incontro, organizzato da Cisl scuola Parma Piacenza,  nella sala convegni dell’Unione dei Comuni. Oltre ad Angela Calò, segretario generale aggiunto Cisl Parma Piacenza, e Maria Gentilini, segretario generale CISL Scuola Parma Piacenza, erano presenti i sindaci della Valtarol’assessore Martina Fortunati per il comune di Borgotaro, Matteo Daffadà, consigliere regionale e Andrea Ruffini, dirigente della Provincia alla pianificazione territoriale.

L'esigenza di un coordinamento tra sindacato, amministrazioni locali, provinciali e regionali per gestire meglio la situazione delle scuole dell’Appennino, è stato l'aspetto principale al centro del confronto, che ha fatto emergere l'esigenza di affrontare vari problemi, tra cui la difficoltà di far quadrare le esigenze del territorio e la necessità di un servizio fondamentale come la scuola con alunni in costante calo: "Dal momento che lo stato impone che, sotto un certo numero, non è possibile mantenere l’autonomia degli istituti - ha ricordato Gentilini in apertura  - è evidente che, seguendo questo logica, il dimensionamento è difficle da gestire quindi possiamo agire sulla riorganizzazione delle scuole del territorio. Possiamo metterci in rete e studiare la soluzione migliore e progettare un'idea di percorso condiviso per il quale il sindacato si offre come promotore e mediatore verso crescita e stabilità".

Presenti fra gli altri  il sindaco di Albareto e quelli di Bedonia, Borgotaro, Compiano e Tornolo. Insieme ai dirigenti degli istituti scolastici di Bedonia e Borgotaro c'era anche il consigliere regionale Matteo Daffadà: " La Regione pone grande attenzione a questi territori e soprattutto all'istruzione dei nostri ragazzi. In questi anni abbiamo lavorato molto sugli asili nido gratis per la montagna e sulle "pluriclassi" e continueremo a farlo perchè dove c'è scuola, sanità e lavoro si riesce a creare una società reale. Ecco perchè - ha spiegato Daffadà - siamo favorevoli all'istituzione di un tavolo permanente per difendere le esigenze delle scuole, specialmente di quelle periferiche».

Nel suo intervento,  il dirigente della Provincia alla pianificazione territoriale Andrea Ruffini, ha espresso preoccupazione sull'andamento demografico in età scolare del territorio,  suggerendo che: " Dobbiamo ragionare in modo integrato con gli altri servizi, per rendere attrattivo il territorio e migliorare la qualità dell’istruzione. È importante non arrivare impreparati a fine novembre, quando si dovranno consegnare i documenti di organizzazione scolastica alla Regione».

Se è vero che  la chiusura della scuola media di Tornolo è stata scongiurata, il sindaco Lusardi ha ricordato che comunque è stato sì  possibile ma con un "notevole costo economico" mentre Francesco Mariani, sindaco di Compiano, vorrebbe maggiore coerenza da parte del governo: "O siamo strategici o non lo siamo" ha detto.

Una nota positiva arriva da Giampaolo Serpagli, sindaco di Bedonia, che ha segnalato l’aumento degli iscritti al nido, mentre per il sindaco di Albareto Davide Riccoboni è  sbagliato concentrarsi solo sui numeri.

Le conclusioni sono state affidate ad Angela Calò: "La chiave di volta della montagna passa dalla scuola e gli esperti di demografia da tempo lanciano l'allarme sul cosiddetto 'inverno demografico', avvertendoci che se l'attuale trend non sarà invertito, si andrà inevitabilmente incontro a criticità irrimediabili: i tagli di un governo non devono mai riguardre il sistema scolastico e occorre puntare invece sulla qualità e su un numero di docenti adeguato. La riflessione di oggi con tutti gli amministratori e dirigenti scolastici vuol fare arrivare con una voce unica che le scuole sono il centro della comunità e senza di esse le comunità si spopolano. Inoltre - ha detto il segretario generale aggiunto - occorre avere più tempo per soffermarsi sul problema della denatalità, che influenza la sopravvivenza delle scuole di montagna  e per questo, a breve, ci sarà un convegno promosso dalla nostra FNP Cisl e confederazione sullo studio demografico dei nostri territori".

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