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INAUGURAZIONE SABATO 31 AGOSTO 2019 alle ore 17presso GALLERIA S.ANDREAvia Cavestro 6, Parma. L’associazione UCAI Sezione di Parma è lieta di presentare la mostra GenerAzioni, Sorelle, madri e figlie, in un’esperienza di percorsi artistici di Costantina Fiorini, Giulia D’Incognito, Micaela D’Incognito.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

L’associazione UCAI di Parma è lieta di riaprire la stagione autunnale di mostre ed eventi culturali accogliendo e presentando alla città sabato 31 agosto presso la sede della ex chiesa S. Andrea il progetto artistico GenerAzioni: tre donne, una madre e le sue due figlie, a loro volta madri e sorelle, cresciute respirando e condividendo arte, contaminandosi e ispirandosi, e trovando nella pittura ognuna un proprio modo personalissimo di espressione. Inizia tutto da Costantina Fiorini, per la quale la pittura ha sempre rappresentato una sorta di vita parallela: ancora bambina ha sentito il desiderio di conservare dentro di sé il mondo che osservava e la emozionava con l'idea di poterlo rivivere e raccontare nei suoi dipinti. Nelle sue opere oggi si percepiscono gli anni di studio e lavoro intenso, frutto di un percorso di ricerca ininterrotto in varie tecniche e stili, che ha dato vita a un linguaggio espressivo ricco e sfaccettato. L’acquerello è diventato la sua musica, la sua poesia, la sua passione e il suo lavoro: applicato anche all’illustrazione e declinato in materia d'insegnamento, è il segno tangibile di una ricerca e sperimentazione incessante di tecniche e possibilità espressive che affondano le proprie radici nel realismo naturalistico. Giulia D’Incognito, la secondogenita, si contraddistingue per uno stile sintetico e giocoso, che rispecchia la sua naturale e matematica predisposizione per l'astrazione. Come lei stessa dichiara la predilezione per l'acquerello si è manifestata come compimento di un processo di esplorazione introspettivo: “La mente perde terreno, i confini si spezzano, io divento colore e mi sciolgo nell'acqua, correndo sul foglio, mi espando ... cerco una linea, la linea, un segno di me... chi sono? Non c'è risposta, solo sentire!". Autodidatta e sperimentatrice, applica l'astrazione a un nuovo tipo di acquerello, quello digitale. Micaela D’Incognito, la figlia minore, ha inseguito la naturale inclinazione per il disegno, la pittura e l'uso del colore, sperimentando le tecniche più disparate (tra le preferite la pittura su stoffa) e lasciando libera la fantasia, per lo più da autodidatta. La ricerca è proseguita approfondendo olio e acquerello, con una predilezione per un tipo di ritratto non convenzionale e dettagli naturalistici. La pittura, oltre che un mezzo di espressione, è per lei un modo per rigenerarsi e aspirare a una dimensione idilliaca.

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