"la bontà. una parola della convivenza"
Come si è passati dalla parola bontà al termine denigratorio buonismo? Sarà questa la domanda di partenza dell’ultimo incontro di Pensare la vita, dal titolo “La bontà. Una parola della convivenza”. Lunedì 1 aprile alle ore 18, al cinema Astra di Parma, saremo così guidati in questa ricerca da Vittoria Franco, ex-senatrice della Repubblica, ricercatrice di Storia della filosofia presso la Scuola normale superiore di Pisa ed autrice di vari saggi, tra cui “Etiche possibili”.
In dialogo con Valeria Bizzari, ricercatrice presso l’università tedesca di Heidelberg, la relatrice ci inviterà a riflettere sul senso della parola bontà, a ritrovarne le radici, le sfumature, le affinità con altre parole. Incontreremo autori che nella storia della filosofia e della letteratura hanno dato un certo al significato e valore della bontà, termine apparentemente semplice, ma che lascia vasto spazio ad indagini, soprattutto in campo etico e morale, per poi inserirsi nel nostro quotidiano. Da Lukàçs, che considera la bontà una grazia divina, fino a Levinas, che sostiene che la bontà sia un obbligo senza forza, passando per noti autori in campo letterario, tra cui Dostoevskij, V. Grossman e J. Saramago, che definisce la bontà come la forma più alta d’intelligenza, l’incontro sarà ricco di spunti utili per riflettere anche sull’utilizzo di questa parola, recentemente sempre più oscurata dall’accusatorio “buonismo”, nella prospettiva di poterle restituire dignità, come presupposto della convivenza.