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Politica San Leonardo / Via Paradigna

Alberi piantati in via Paradigna, Massari (Pd): "Meglio se con l'irrigazione"

Il consigliere comunale in una lettera al sindaco: "Cosa sta facendo il Comune in termini ambientali quando consente e autorizza lo scempio dell'abbattimento degli alberi monumentali del Ex Vighi o di via Duca Alessandro?"

Un nuovo bosco di 150 alberi e arbusti è stato piantato nello svincolo della tangenziale di via Paradigna, grazie alla ditta Sinfo One di Parma e alla collaborazione di Sodales Onlus. Sono inoltre in corso le operazioni, a spese del Comune, di messa a dimora di 52 piante e oltre 700 arbusti nello svincolo autostradale dell’A1, tra via Rastelli, l’Asolana e via San Leonardo. Nell’area verde di via Paradigna sono stati piantati aceri, frassini, bagolari e tante altre varietà di piante ed arbusti, trasformando quello spazio a ridosso della tangenziale in un piccolo bosco.

Entrambi gli interventi (via Paradigna e via Rastelli) rientrano nel programma di biocompensazioni per il miglioramento della qualità ambientale previste dal Comune di Parma, e si vanno ad aggiungere a quelle effettuate negli ultimi anni. Parma è la prima città in Regione ad aver introdotto le biocompensazioni nella lotta contro gli inquinanti dell’aria, nell’ambito dell’accordo di programma per la Tutela della qualità dell’aria.

Via Paradigna, uno dei primi esempi di sponsorizzazione ambientale
L’intervento di biocompensazione su via Paradigna è stato possibile grazie alla ditta Sinfo One di Parma e alla collaborazione di Sodales Onlus. La piantumazione e successiva manutenzione dell’area verde è stata assegnata alla cooperativa sociale Cigno Verde. L’azienda, in cambio di uno spazio pubblicitario su appositi cartelli, si impegna a riqualificare lo spazio verde e a garantirne la manutenzione per tre anni. Questa soluzione consente al Comune di risparmiare denaro per la cura del verde e stimola i cittadini a partecipare alla gestione della cosa pubblica. I benefici apportati dagli alberi sono di carattere ambientale, sociale, salutistico ed economico:
FUNZIONI AMBIENTALI
assorbimento di CO2 (stoccaggio del carbonio): una pianta di 23-30 cm di diametro assorbe circa 30 kg di CO2 all’anno, rilasciando una quantità di ossigeno equivalente a quella necessaria per la vita di 10 persone. Le emissioni annue di CO2 di un’auto sono compensate da 20 alberi; miglioramento della qualità dell’aria: riassorbimento degli inquinanti quali ozono(O3), polveri sottili (PM10), biossidi di azoto (NO2), anidride solforosa (SO2); depurazione delle acque;
riduzione dell’inquinamento acustico: fasce di vegetazione lungo le strade possono ridurre i rumori del 70-80%; mitigazione climatica: attraverso la traspirazione le piante refrigerano l’aria. Un albero è in grado di traspirare 400 litri al giorno.
FUNZIONI ECOLOGICHE
tutela della biodiversità locale; costituzione di reti ecologiche urbane e periurbane.
FUNZIONI ECONOMICHE
risparmio energetico (riduzione spese condizionamento del 10-50%); incremento del valore degli edifici (fino al 15%); diminuzione spese sanitarie per i benefici alla salute psico-fisica. La semplice visione della vegetazione riduce il battito cardiaco e favorisce l’abbassamento della pressione; promozione della mobilità sostenibile (non motorizzata - es. percorsi ciclabili, pedonali, ippovie) grazie allo sviluppo di una rete di “greenways”.
FUNZIONI SOCIALI
elemento estetico-paesaggistico; opportunità di svago, incontro, attività culturali e sportive;  ripristino del contatto quotidiano con la natura;  ruolo educativo: l’osservazione e lo studio della natura possono aiutare a creare un atteggiamento più rispettoso nei confronti dell’ambiente.

“Con questo intervento diamo seguito ad una promessa fatta in occasione della Festa dell’albero, quando vennero piantati 35 alberi nella zona di via Pertini. L’Amministrazione intende proseguire sulla strada delle biocompensazioni, perché attraverso la qualità del verde passa la qualità della vita di tutta la città”, aggiunge l’assessore all’Ambiente Cristina Sassi.

LETTERA AL SINDACO DEL CONSIGLIERE COMUNALE GIUSEPPE MASSARI (PD)

Caro signor Sindaco di Parma ,
dalla stampa cittadina apprendo che sabato scorso sei andato ad inaugurare, quello che è stato definito in modo esagerato “un boschetto di biocompensazione” in via Paradigna in fregio alla tangenziale in una zona attigua al sottopasso. E’ sicuramente un aspetto positivo che l’azienda Sinfo One decida di fare un azione di  sponsorizzazione ambientale contribuendo economicamente a piantumare  un angolo abbastanza desolato prospiciente la tangenziale, con 75 arbusti e 75 piante autoctone acquistandole dal Consorzio dei Boschi di Carrega e si impegni a pagare la manutenzione per tre anni.

Mi sarebbe parso utile, per la riuscita e l’attecchimento delle piante, che il “boschetto” fosse dotato di impianto di irrigazione goccia a goccia  per evitare quello che successe alle piante nelle aiuole in zona tangenziale contigue al sovrappasso di via S.Leonardo nel 2004 zona Eurotorri  che seccarono miseramente, ricordi eri allora assessore all’ambiente? Vorrei farti notare inoltre che il comunicato emesso dal comune di Parma sulla notizia, citando studi IBIMET, scrive - dei dati molto ottimistici sul contributo che da un bosco per ridurre l’impatto ambientale prodotto dalle auto- ovvero le emissioni di una auto sarebbero compensate da 20 alberi  del diam.30 cm, dagli studi che letto io è vero il doppio e cioè 100 piante delle dimensioni citate si “ mangiano” la Co2 di solo 2.5 auto all’anno.

Non credo sia il caso di fare dell’ottimismo per le piante e arbusti recentemente messe a dimora per le esigue dimensioni e poi il comune di Parma, che tu rappresenti, cosa sta facendo in termini ambientali quando consente e autorizza lo scempio dell’abbattimento degli alberi monumentali del Ex  Vighi  o di via Duca Alessandro? Ti chiedo di precisare a che punto è l’applicazione della cosiddetta legge Rutelli ( legge 113 /92  del 29 gennaio 1992) che prevede la messa a dimora di una albero per ogni nato registrato all’anagrafe, mi pare che a Parma questa norma non sia applicata, come ebbe a rispondere, ad una mia iniziativa istituzionale, l’ass. Sassi  per mancanza di finanziamenti esterni.

Se il Comune di Parma ha le risorse, tutte da dimostrare, per fare le greenways, le famose  passerelle sul Parma, per niente utili secondo il mio parere, perché non utilizzare le stesse risorse per “schermare” la tangenziale con alberi autoctoni ad alto fusto e così migliorare la qualità dell’aria di Parma ,che come dimostra l’anno scorso ,2010 , ha visto pesanti sforamenti dei parametri di Pm 10 visto che la riduzioni delle polveri sottili passano anche attraverso il posizionamento di alberi.

In conclusione la prossima volta che andrai ad inaugurare (chissà da oggi in avanti quante inaugurazioni farai essendo già in campagna elettorale) pensa se hai la coscienza a posto come responsabile dell’amministrazione ovvero se il comportamento della tua amministrazione è coerente  dal punto di vista ambientale, io credo che non lo sia. Colgo l’occasione  per sottolineare che le politiche di sostenibilità ambientale in genere si giocano su azioni e su una pianificazione più accurata e complessa.

In questo caso la buona qualità dell’aria si ottiene  non mettendo a dimora nuovi alberi (almeno non solo) ma con una corretta politica energetica e di sviluppo della mobilità basata  sulla programmazione delle attività produttive nelle aree urbane e di una adeguata e mirata politica di mobilità collettiva sostenibile come abbiamo dimostrato nel nostro piano sulla mobilità collettiva recentemente presentato .  
Ti saluto cordialmente.

Giuseppe Massari
 

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