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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Borgo Val di Taro

Lega: "Aumentare i servizi di ginecologia all'ospedale di Borgotaro"

"Solo un medico in servizio, per due giorni, che si divide su due sedi. E i presidi più vicini sono a un'ora di viaggio". La giunta: "Da marzo ha riaperto la chirurgia ginecologica e c'è un servizio di geolocalizzazione per le donne in gravidanza"

Evitare la riduzione dei servizi nel reparto di ginecologia all’ospedale di Borgo Val di Taro. “Attualmente c’è solo un medico specialista che deve spostarsi su due sedi, per due giorni alla settimana, a Borgotaro e Fornovo. Siamo preoccupati per la riduzione dell'operatività”. Servirebbero due specialisti ginecologi “non uno che si divide su due sedi. Il presidio più vicino è all’ospedale di Parma e in quello di Fidenza, a un’ora di viaggio. Questo è in controtendenza con quanto detto dal presidente Bonaccini in campagna elettorale anche sulla riapertura dei punti nascita”.

La Giunta dica “come valuta il supposto ridimensionamento di questo reparto rispetto all’obiettivo di riaprire il Punto Nascita nel medesimo Ospedale e se ha ipotizzato scadenze più o meno a breve termine per la riapertura del Punto Nascita e per il necessario potenziamento del reparto di ginecologia”. Lo ha chiesto la Lega, in un’interrogazione in commissione Politiche per la salute.

La risposta della giunta è stata affidata al sottosegretario alla presidenza. “Per garantire la ginecologia in Val di Taro -ha spiegato il sottosegretario- sono stati potenziati due servizi, uno per gli interventi chirurgici e uno per le donne in gravidanza, che si affiancano al potenziamento dei consultori familiari. Inoltre, è in corso l’assunzione di un ginecologo a tempo pieno”.

La giunta ha detto che “per la chirurgia ginecologica c’è stato il ritorno del day surgery a Borgotaro. Per le donne in gravidanza, invece, è attiva la geolocalizzazione per le emergenze ostetriche in montagna. Grazie all’ospedale di Fidenza, ai primi di marzo a Borgotaro è ripreso il day surgery dopo la visita della paziente in un consultorio o in uno studio privato. Gli esami e la visita anestesiologica si svolgeranno nell’ospedale di Borgotaro e saranno gli specialisti a contattarlo e chiedere di inserire le pazienti. Per le gravidanze in Alta Val Taro e Val Ceno, dal 7 marzo esiste un percorso per avere una risposta immediata, con la geolocalizzazione. Le ostetriche effettuano una ricognizione, anche con i medici, sulle future mamme che aderiscono al progetto. I dati sono inviati alla centrale del 118 che conosce già la situazione e attiva mezzi e risposte adeguate. Inoltre, gli operatori dei mezzi del 118 nelle sedi decentrate potranno fare un video consulto in diretta con un ginecologo dell’ospedale di Fidenza, 24 ore al giorno”.

Infine, sul Punto nascita a Borgotaro, la giunta ha risposto che “l’Asl ha presentato a giugno 2021 un’analisi tecnica con la stima dei costi ed è in attesa di una risposta dal ministero della Salute”.

La Lega si è “augurata che la risposta del ministero non sia come quella della chiusura, altrimenti sarebbe una presa in giro delle mamme della zona”. L’interrogazione della Lega, oltre al problema della carenza di specialisti ginecologici, ha sottolineato anche il problema del consultorio che “sarebbe stato trasferito in alcuni spazi in precedenza appartenenti al reparto di ginecologia e nel reparto non sarebbero più previsti né i turni di notte degli specialisti medici, né la reperibilità medica per le urgenze”.

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