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Sicurezza, Pallini: "Esercito in città, meglio tardi che mai"

"Sono mesi che lo diciamo e ora il Pd sembra fulminato sulla via di Damasco"

“Meglio tardi che mai: finalmente anche il Pd si è accorto, dopo gli ultimi episodi di degrado e microcriminalità che sono avvenuti in città, tra cui quelli di via Rastelli – paradossalmente proprio dove c’è il presidio fisso della polizia locale – della necessità dell’arrivo dell’esercito in città. Ora gli esponenti del partito, per bocca del suo capogruppo in Consiglio comunale, sembrano fulminati sulla via di Damasco sulle questioni della sicurezza in città ma fino a poco tempo fa dileggiavano i miei interventi sul tema in Consiglio comunale”. Inizia così il commento di Fabrizio Pallini, presidente dell’associazione I Nostri Borghi e consigliere comunale del gruppo Vignali sindaco, in merito alle ultime dichiarazioni del capogruppo del Pd Sandro Campanini. “Già dall’inizio dell’estate con l’associazione I Nostri Borghi di cui sono presidente avevamo organizzato iniziative sul tema della sicurezza in città, con dibattiti, incontri e raccolta firme. In pochi giorni ne avevamo raccolte più di mille e quattrocento a testimonianza del fatto che il problema era già allora molto sentito da cittadini e commercianti. Però in quei mesi eravamo tacciati, proprio dalla maggioranza in Consiglio e dal Pd, come esagerati se non addirittura accusati di essere istigatori di procurato allarme. I fatti hanno dimostrato che avevamo ragione: dopo essere stati snobbati dalle istituzioni che si occupano della sicurezza in città ora registriamo finalmente un cambio di atteggiamento da parte fino a poco tempo fa lo contestava”. “Già allora avevamo consigliato al sindaco Guerra – prosegue Fabrizio Pallini - di far sentire la propria voce con Prefetto e Questore e di scrivere direttamente al Ministro dell’Interno Piantedosi per chiedere l’invio dell’esercito nei punti caldi della città ma questa nostra richiesta era stata disattesa. L'intervento del capogruppo del Pd ci pare una molto tardiva ammissione di colpa. Meglio tardi che mai: siamo contenti e apprendiamo con gioia il fatto che il sindaco ha accettato la presenza dei militari per cercare di rompere l’assedio da parte di delinquenti, spacciatori e ladri che da troppo tempo tengono in scacco la città. L’esperienza positiva dell’esercito, attivata durante la giunta guidata da Pietro Vignali, ci fa ben sperare per il futuro. Auspichiamo che si possa vincere, tutti insieme, una battaglia fondamentale per la sicurezza dei cittadini di Parma”.

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