Ennesima beffa dei passaporti
Sono qui a riportare l'ennesima beffa sulla questione passaporti. La mia compagna deve rinnovare il passaporto ma come ben sapete è impossibile. Oggi l'ennesima beffa, online sul sito della questura per la prenotazione appuntamenti dalle 8.30. Alle 9.00 si intravede un posto libero, clicco e non c'è più. Morale della favola, alle 9.00 e qualche secondo i posti non erano più disponibili. Io ho già avviato la procedura di denuncia presso la comunione europea che ogni cittadino può inviare e credo che tutti dovremmo farla, perché questa situazione limita enormemente la libertà del cittadino andando contro le norme italiane e comunitarie. Qui il sito per presentare denuncia: https://ec.europa.eu/assets/sg/report-a-breach/complaints_it/ Di seguito la mia denuncia. -- Inizio Egregia Commissione Europea, Con la presente, desidero portare alla vostra attenzione una situazione critica che limita gravemente la libertà di circolazione dei cittadini italiani, in particolare quelli residenti in determinate località come Parma. Si tratta delle significative difficoltà incontrate nella richiesta del passaporto, che persistono nonostante i ripetuti tentativi e le procedure adottate per affrontare la questione. Attualmente, risulta praticamente impossibile per un cittadino residente a Parma (e presumibilmente in molte altre località) ottenere un appuntamento per la richiesta del passaporto presso la Questura della Polizia di Stato. La mancanza di disponibilità degli appuntamenti online persiste da anni, generando un'inevitabile limitazione ai diritti fondamentali sanciti dalla legislazione italiana e dall'Unione Europea. Da notare che le procedure di "urgenza" offerte come alternativa rappresentano, paradossalmente, ulteriori ostacoli al normale svolgimento della procedura, peggiorando la situazione anziché risolverla. Qualora fosse possibile ottenere un appuntamento, la prima data utile risulta essere a distanza di mesi, creando disagi considerevoli per i cittadini che necessitano del passaporto in tempi ragionevoli. La restrizione che impedisce ai cittadini di richiedere il passaporto presso una questura diversa da quella di residenza o domicilio aggiunge un livello di complessità ingiustificato, contrastando con il principio stesso della libera circolazione nell'Unione Europea. Chiedo con urgenza che la Commissione Europea esamini dettagliatamente questa situazione, poiché le limitazioni attuali costituiscono una chiara violazione dei principi fondamentali sanciti dagli articoli 21 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE) e 2 del Trattato sull'Unione Europea (TUE). Si prega di intervenire affinché l'Italia adotti le misure necessarie per garantire ai cittadini italiani il diritto effettivo e incondizionato alla richiesta del passaporto, eliminando le barriere attuali che impediscono l'esercizio di questo diritto fondamentale. La vostra attenzione immediata su questa questione è fondamentale per assicurare che le restrizioni vengano rimosse e che tutti i cittadini italiani possano esercitare il loro diritto alla libertà di circolazione senza impedimenti ingiustificati. -- Fine Speriamo che questa beffa ai danni dei poveri cittadini finisca presto.