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L'INTERVISTA

Baraye, l'eroe dei due derby: "Parma, così puoi battere la Reggiana"

L’attaccante a segno sia all’andata che al ritorno nella stagione 2016-2017: “Una partita che si gioca con il cuore. Al Mapei il gol più bello della mia carriera”

Ci sono gli eroi dei due mondi e gli eroi di due derby. Yves Baraye è l'uomo dei due derby. Uno, quello dell'andata, l'ha deciso in compartecipazione con Davide Giorgino. Nell'altro, quello del ritorno, ha fatto tutto da solo esaltandosi nell'acquitrino del Tardini diventato una pozzanghera carica di pioggia, benedetta, che scendeva dal cielo. Anche se fuori c'era grigio, quel giorno nel cuore dei tifosi del Parma splendeva il sole luminosissimo dopo un derby segnato da qualche tensione fuori dal campo e vinto grazie alla zampata dell'uomo di Dakar, bravo a sgusciare alle marcature degli avversari e a infilare nel sacco il pallone. A fine gara il prato del Tardini si è trasformato in una sala da ballo, dove Yves ha sfoggiato tutte le sue doti di consumato danseur, stretto in un abbraccio con il presidente di Nuovo Inizio Marco Ferrari che indossava una maglietta del Parma. Tutto mentre la tensione accumulata si scioglieva e diventava gioia per il trionfo in una partita sentita. Qualcosa che va oltre il campanilismo, il derby è sempre un derby. E a Parma, anche perché ha capito cosa significhi giocare un derby. L'ultimo è stato deciso proprio da lui. Baraye a Parma ci ha lasciato il cuore.  "Qui mi hanno fatto diventare un giocatore vero, mi sono sentito amato dai tifosi. C'era un rapporto strepitoso con la città".

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Yves, le prime tre cose che le vengono in mente se le dico derby.

"Difficile rispondere così, su due piedi, ma ci provo. Allora, la prima: 'È la partita più importante per i tifosi'. La seconda: 'Testa quadra' (ride ndc). La terza? Ovviamente 'Baraye, uomo derby' ...". Pausa, interrotta poi da una risata fragorosa prima di chiedere se è tutto giusto.

Tutto giusto, Yves. Cosa ha provato dopo il gol nella gara d’andata?

"Un misto di emozioni. Penso che si sia visto dalla mia corsa e da quella di tutti i miei compagni. Abbiamo pensato di andare subito verso i tifosi per abbracciarli tutti. È stata una cosa che non si po spiegare. So solamente che quello al Mapei Stadium è il gol che mi è piaciuto di più in tutta la mia carriera".

Ci racconta come è nata la vittoria dell’andata?

"I tifosi ce lo chiedevano da un anno. Beppe Squarcia, lo SLO, ce ne aveva sempre parlato. Quella era la partita più importante della stagione e mi ricordo che alla vigilia sono venuti a farci visita al Centro Sportivo di Collecchio per farci sentire la vicinanza e la loro voglia di vincere in vista di quella sfida: ci avevano caricato a mille, già negli allenamenti c'era aria di derby".

Come ha vissuto la vigilia?

"Ero in camera con Giorgino: guarda caso ha segnato anche lui. Come esultanza, in caso uno dei due avesse fatto gol, eravamo pronti a fare un balletto tutto nostro. L'avevamo provato nei giorni precedenti, ma il bello sa qual è? Che a Reggio Emilia abbiamo segnato entrambi e nessuno si è ricordato di dover festeggiare con quel balletto: la gioia era talmente tanta che siamo corsi immediatamente ad abbracciare la nostra gente". 

Come è andata invece al ritorno?

"Pioveva di brutto, è stata una partita difficile che poteva finire 0-0. Invece Dio ha deciso ancora una volta che Baraye sarebbe dovuto essere l'uomo derby". 

La zampata di Yves: il gol che ha deciso il derby

Quale dei due derby è stato quello più sentito?

"Il più sentito è il primo, in casa loro: è stato più bello batterli".

Come si vince un derby?

"Bisogna prima di tutto sapere che a Parma questo derby e la partita più importante dell'anno. Per i tifosi è l’unica partita da vincere: bisogna giocare con il cuore e dare tutto in campo. Poi il resto verrà da sé".

Chi deciderà il derby?

"O Bonny o Benedyczak, mi sbilancio così".

Questo Parma può andare in Serie A?

"Certo che può andare in Serie A. Deve andarci perché è lì che merita di stare. Vedo bene la squadra, I giocatori hanno una buona qualità e hanno iniziato bene con tre vittorie in tre partite. Spero che sia la volta buona". 

L'ultima: guarderà la partita?

"Certamente, con la maglia del Parma addosso. Non vedo l'ora che sia sabato".

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